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LE PIANTE OFFICINALI: Cinchona succirubra Pavon

Famiglia: Rubiaceae

Volgare: China rossa

Siciliano: China

Italiano:

Francese: Quinquina

Tedesco: Chinarinde

Inglese: Peruvian bark

Spagnolo: Quina


Proprietà officinali: Aromatizzanti, Astringenti, Digestive, Febbrifughe, Toniche

Descrizione: Portamento E' un albero alto fino a 20-30 metri con un tronco eretto, non molto robusto, che raggiunge 30 cm di diametro e ha la corteccia rosso-bruna fortemente fessurata; i rametti sono spesso pubescenti. Foglie Le foglie hanno un picciolo medio, sono orbicolari o largamente ovali, la base varia da cordata a cuneata con il lembo che decorre lungo il picciolo, l'apice è normalmente acuto o talvolta arrotondato; il margine è intero, la superficie superiore è glabra e lucente, mentre quella inferiore è quasi sempre pubescente e presenta spesso dei ciuffi di peli più densi all'ascella delle nervature secondarie. Fiori I fiori, riuniti in pannocchie terminali molto grandi, sono portati da piccoli peduncoli e hanno il calice formato da cinque sepali tomentosi e lanceolati saldati fra loro alla base; la corolla, rossa o rosata, è tubulare e si divide alla fauce in cinque lobi. Frutti Il frutto è una capsula ovoidale-oblunga con striature longitudinali; a maturità si divide in due parti; contiene numerosi semi circondati da un ala. Dove cresce E' originaria delle Ande peruviane, dell' Ecuador e della Colombia dove cresce fra i 1000 e i 2000 metri, con punte fino a 3000; è anche coltivata in India, a Giava, nelle Antille e qua e là in Africa. La droga La corteccia del tronco e delle radici. Come si prepara Le cortecce si ottengono dagli alberi coltivati, estirpandoli quando hanno 15-20 anni di età; da questi si distacca sia la corteccia delle radici sia quella del tronco e anche dei rami più grossi. Descrizione della droga Si presenta sotto forma di placche o di pezzi lunghi accartocciati a tubo; è rugosa, rossastra e abbondantemente fessurata; presenta delle macchie più chiare dovute alla presenza di un lichene.

Principi attivi: Principi attivi: alcaloidi chininici, acido chinico, olio essenziale, resine. La corteccia dell'albero della China fu di immenso giovamento alle popolazioni europee quando se ne diffuse l'uso e ne fu provata la reale efficacia nel debellare le febbri, particolarmente quelle malariche. L'interesse per questa pianta fu tale che ancora agli albori della chimica ne venne isolato il principio attivo fondamentale, la chinina. La China ha anche proprietà blandamente analgesiche coadiuvanti negli eccessi di pertosse, stimolanti le contrazioni uterine, rilassanti della muscolatura e antinfettive. Dotata di un gusto amaro aromatico e gradevole, essa stimola l'appetito, aumenta la secrezione dei succhi gastrici; aiuta la digestione e promuove le funzioni del fegato. Per questo insieme di caratteristiche, è da lungo tempo usata come base per liquori amari e vini aromatizzati i quali sono anche tonificanti e utili per combattere i sintomi del raffreddore. Per uso esterno la China ha proprietà astringenti che ne fanno un componente molto apprezzato per lozioni capillari atte a diminuire la secrezione sebacea e a mantenere ai capelli il colore scuro. I suoi derivati sono utili anche come filtro solare. Uso interno: la corteccia. Per favorire la digestione, tonificare l'organismo, attenuare gli stati febbrili da raffreddamento e combattere l'ubriachezza. Decotto - 1 g in 100 ml di acqua. Un cucchiaio o un bicchierino ai pasti. Tintura - 20 g in 100 ml di alcool di 70° (a macero per 10 giorni). Fino a venti gocce, su zucchero o in acqua, ai pasti. Tintura vinosa (vino chinato) - 2 g in 100 ml di vino rosso di buona gradazione (a macero per 10 giorni). Aggiungere eventualmente 10 g di zucchero, un pizzico di Cannella e una scorzetta di Arancio amaro. Un bicchierino dopo i pasti.