Famiglia: Solanaceae
Volgare: Alchechengi
Siciliano: Alcachengi
Italiano: Coralli, Chichingi, Palloncini, Chichingero
Francese: Alkékenge, Coqueret, Cerise d'hiver, C. de Juif, Coccigrole
Tedesco: Schlutte, Judenkirsche, Teufelskirsche, Erdkirsche
Inglese: Ground-Cherry, Winter-Cherry, Bladder Herb
Spagnolo: Alkechenge, Alquequenje
Proprietà officinali: Antinfiammatorie, Antireumatiche, Antiuriche, Depurative, Diuretiche
Descrizione: Portamento E' una pianta vivace con un rizoma sottile e lungamente strisciante che produce fusti eretti semplici alti fino a 60 cm. Foglie Le foglie, provviste di un lungo picciolo, sono ovali o subromboidali, acute alle due estremità, intere o talvolta parzialmente e irregolarmente sinuate; la superficie varia da quasi completamente glabra a lievemente pubescente. Fiori I fiori, inseriti solitari all'ascella delle foglie, hanno un lungo peduncolo arcuato; i sepali e i petali sono parzialmente saldati e formano rispettivamente un calice e una corolla tubulari; la corolla, divisa in cinque lobi, è di colore bianco; il calice, inizialmente di colore verde, nel frutto si accresce in forma di involucro rigonfio e diventa a maturità di un bel colore rosso vivo. Frutti Il frutto è una bacca rosso-arancio contenente numerosi piccoli semi. Dove si trova E' diffuso specialmente nell' Italia settentrionale e diventa più raro al Sud; si trova nelle siepi e nei boschi della zona padana e submontana. Qua e là è coltivata un'altra specie a utilizzazione alimentare la Physalis pubescens, che differisce dall' Alchechengi per una maggiore pelosità, per il calice verde o verde-giallastro, tendente al giallo quando è secco, per la bacca che è gialla. La droga I frutti. Quando si raccoglie I frutti si raccolgono alla maturazione, in agosto-settembre, e si privano del calice rigonfio e del peduncolo. Come si conserva I frutti si usano freschi per preparare vini, ecc. o si fanno essiccare in forno a calore moderato. Si conservano in recipienti di vetro scuro.
Principi attivi: Principi attivi: acido citrico, mucillagini, tannini, principi amari. La pianta è soprattutto usata nella sua varietà commestibile, che si trova talora nei negozi di frutta. Le proprietà salutari sono però più spiccate nella specie spontanea, che differisce da quella coltivata per il colore dei frutti. L' Alchechengi ha proprietà diuretiche e depurative impiegate soprattutto contro la ritenzione urinaria, nel caso di nefriti, gotta, calcoli renali e vescicali e comunque in tutte le forme cui è interessato l' apparato urinario. In pratica, per le preparazioni erboristiche si usano i frutti essiccati. Il frutto fresco, eventualmente, va consumato con moderazione; tutte le altre parti verdi della pianta non devono essere utilizzate perché contengono alcaloidi in quantità sensibile. Uso interno: i frutti. Come diuretico, antiurico, depurativo. Infuso - 3 g in 100 ml di acqua. Una tazzina al mattino prima di colazione e alla sera. Tintura vinosa - 3 g in 100 ml di vino bianco (a macero per 10 giorni). Un bicchierino al mattino a digiuno. Uso esterno: i frutti. Per pelli arrossate. Decotto - 10 g in 100 ml di acqua. Applicare compresse imbevute di decotto sulla parte interessata per 15 minuti.