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LE PIANTE OFFICINALI: Angelica sylvestris L.

Famiglia: Umbelliferae

Volgare: Angelica selvatica

Siciliano: Angèlica acquatica, Erva angèlica

Italiano: Arcangelica

Francese: Angélique sauvage

Tedesco: Wildangelika

Inglese: Wild angelica

Spagnolo:


Proprietà officinali: Antisettiche, Antispasmodiche, Aperitive, Digestive, Stimolanti

Descrizione: Portamento E' una pianta vivace con una grossa radice; il fusto, alto fino a 2 m e talvolta di più, è spesso soffuso di color porpora. Foglie Le foglie alla base del fusto sono bi- o tripennate con foglioline dentellate; quelle del fusto sono sessili con una grossa guaina amplessicaule da cui escono, nella parte superiore dello scapo, le ombrelle. Fiori L' infiorescenza, composta da ombrelle e ombrellette, porta dei piccoli fiori di colore bianco talvolta con sfumature rosa. Frutti Il frutto è formato da due acheni addossati percorsi, nella faccia esterna, da tre creste ben nette e molto rilevate; al margine hanno un'ala larga quanto il seme, sottile e di consistenza membranacea. Dove si trova La pianta è largamente diffusa in Italia nei luoghi ombrosi e umidi, nei boschi freschi, lungo i ruscelli dal piano alla regione submontana. La droga Le radici e i frutti. Quando si raccoglie La radice si raccoglie in ottobre-novembre, al termine della vegetazione, scavandola con la vanga e mondandola dalla terra e dalle radichette; i frutti si raccolgono in agosto-settembre tagliando con le forbici le ombrelle quando sono mature. Come si conserva Le radici si tagliano in pezzi di 5-10 cm e si essiccano al sole su un telo, quindi si battono e si setacciano per separarli dalle impurità. Le radici si conservano in sacchi di carta o tela, i frutti in vasi di vetro.

Principi attivi: Principi attivi: resine, tannini e olio essenziale. Una delle prerogative principali dell'Angelica è l'aroma, che ne fa una delle piante di maggior uso nella liquoristica tradizionale; in effetti l'Angelica è un esempio di felice connubio fra le caratteristiche aromatiche e digestive. L'Angelica deve essere impiegata sempre a dosi basse: infatti a piccole dosi la droga agisce come stimolante, a dosi alte l'azione si inverte e si ha un effetto fortemente depressivo . Questo comportamento può essere citato ad esempio di come dalle piante si possono ottenere effetti benefici rispettando il criterio di cominciare sempre con dosi molto basse, di non superare mai quelle indicate e di sospendere l' utilizzazione al primo accenno di inconvenienti. L'Angelica stimola il senso dell'appetito, facilita la digestione, attenua i dolori di stomaco, favorisce l'eliminazione dei gas intestinali. E' altresì utile per favorire la comparsa delle mestruazioni. E' molto importante distinguere l'Angelica dalla Cicuta, che è pianta velenosissima. Dell'Angelica selvatica si usano in particolare le radici e i frutti; a titolo di curiosità si può indicare che gli steli giovani dell'Angelica sono ottimi canditi. All' Angelica selvatica si attribuisce anche una attività espettorante. Uso interno: le radici. Per la cattiva digestione e per la tosse. Infuso - 2 g in 100 ml di acqua. A bicchierini. Uso interno: i frutti. Per la cattiva digestione e per la tosse. Decotto - 2 g in 100 ml di acqua. A bicchierini.