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LE PIANTE OFFICINALI: Artemisia absinthium L.

Famiglia: Compositae

Volgare: Assenzio

Siciliano: Assìnziu

Italiano: Assenzio romano, Assenzio maggiore

Francese: Absinthe

Tedesco: Wermut, Absinth

Inglese: Wormwood, Absinth

Spagnolo: Ajenjo comun, Asensio


Proprietà officinali: Amaricanti, Aperitive, Aromatizzanti, Digestive, Emmenagoghe, Stimolanti, Vermifughe

Descrizione: Portamento E' una pianta erbacea perenne con un rizoma legnoso ramificato dal quale si sviluppano le foglie basali in rosetta e i fusti fioriferi, alti anche fino a 2 m e variamente ramificati nella parte superiore, di colore bianco per la presenza di peli fitti e corti. Foglie Le foglie basali e quelle dei fusti che non fioriscono sono lungamente picciolate e bi- o tri-pennatosette con segmenti lineari; le foglie dei fusti fiorali sono sessili e sempre più semplici a mano a mano che si sale in alto fino a quelle superiori che sono semplici e lanceolate; tutte le foglie sono pelose, hanno la pagina superiore argenteo- sericea mentre l'inferiore è verde cenerina. Fiori I fiori, disposti in piccoli capolini penduli di forma globosa, sono glabri o poco pelosi e gialli. Frutti Il frutto è un piccolissimo achenio glabro e senza pappo. Dove si trova Cresce nei terreni incolti e nelle zone rocciose e preferisce i suoli ricchi in nitrati; si rinviene dalla zona marina fino a 2000 m. La droga Le foglie e le sommità fiorite. Quando si raccoglie Le foglie si raccolgono staccandole una per una durante tutto il periodo vegetativo della pianta (da marzo fino a settembre). Le sommità fiorite si recidono in luglio-agosto prima della fioritura completa tagliando con le forbici i rami fioriti con una parte delle foglie ma evitando le parti grosse e quasi lignificate che si trovano alla base della pianta. Come si conserva Le foglie si essiccano in luogo aerato all' ombra disponendole in strati sottili e rimuovendole spesso; le sommità fiorite si riuniscono a mazzetti si appendono in un locale ventilato. Entrambe si conservano in sacchi di carta o tela.

Principi attivi: Principi attivi: olio essenziale, il glucoside amaro absintina, resine e acidi organici vari. L'Assenzio è tradizionalmente noto a tutti per le sue caratteristiche spiccatamente amare e per la diffusa credenza che le sue preparazioni sono tossiche. In effetti nel suo olio essenziale è presente una sostanza, il tujone, che ad alte dosi può dare seri disturbi; tuttavia, contenendo il consumo alle reali necessità e non superando le dosi indicate, le preparazioni di Assenzio possono essere utilizzate con buona sicurezza ed efficacia; si eviti al più di consumare liquori a base di Assenzio perché risulterebbero particolarmente ricchi di tujone e quindi dannosi alla salute. L'Assenzio è diffusamente impiegato per il suo amaro aromatico sia nell'industria delle bevande alcooliche (è un componente fondamentale dei vermouth) che delle bibite analcoliche; nell'industria farmaceutica è usato come correttivo del sapore. Le virtù salutari riconosciute all'Assenzio sono quelle di promuovere l'appetito e di favorire la digestione stimolando lo stomaco e il fegato. Da taluni vengono sfruttate anche le proprietà antisettiche, vermifughe ed emmenagoghe; tuttavia si può ottenere un migliore risultato ricorrendo a piante più specifiche. Uso interno: le sommità fiorite (o le foglie) Per stimolare l'appetito e per favorire la digestione. Decotto - 0,5 g in 100 ml di acqua (fare il decotto senza il coperchio per favorire l'evaporazione dell'olio essenziale); Infuso - 0,5 g in 100 ml di acqua. Una-due tazzine generalmente dopo i pasti. Tintura - 20 g in 100 ml di alcool a 60° (a macero per 5 giorni). Un cucchiaino in acqua o su zucchero prima o dopo i pasti principali. Tintura vinosa - 1 g in 100 ml di vino bianco (a macero per 5 giorni). Un bicchierino prima o dopo i pasti.