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LE PIANTE OFFICINALI: Celtis australis L.

Famiglia: Ulmaceae

Volgare: Bagolaro

Siciliano: Minicùccu, Milicùccu, Càccamu

Italiano: Arcidiavolo, Spaccasassi, Spaccapietre

Francese: Micocoulier

Tedesco: Zürgelbaum

Inglese: Stone-breaker

Spagnolo:


Proprietà officinali: Antidiarroiche, Astringenti, Rinfrescanti

Descrizione: Portamento E' un albero a foglia caduca alto fino a 25 m; la corteccia, liscia, è di colore grigio-cenere, la chioma è tondeggiante con i rametti orizzontali o talvolta leggermente penduli. Foglie Le foglie, alterne, hanno la superficie inferiore ricoperta da una peluria molto morbida, la forma è lanceolata con apice lungamente acuminato, il margine è dentato, la base è arrotondata e ineguale, cioè rispetto alla nervatura centrale la foglia è più larga da una parte e più stretta dall'altra. Fiori I fiori, inseriti singolarmente su lunghi peduncoli all'ascella delle foglie, sono piccoli e di colore verdastro. Frutti Il frutto è una drupa, di colore marrone-nerastro a maturità, composta di una parte esterna carnosa e di un nocciolo con superficie reticolata. Dove si trova Il Bagolaro cresce dalla zona mediterranea a quella submontana di tutta Italia; lo si trova nei boschi, nelle siepi, nelle zone rocciose sia calcaree che silicee, ma raggiunge le massime dimensioni nei terreni sciolti e freschi; è coltivato come albero ornamentale nei giardini e spesso nelle alberature dei viali. La droga Le foglie. Quando si raccoglie Le foglie si raccolgono in maggio-giugno, dopo la fioritura, quando hanno raggiunto lo sviluppo completo; si recidono senza il picciolo. Come si conserva Le foglie si essiccano in strato sottile all'ombra rimuovendole ogni tanto per evitare fermentazioni; si conservano in recipienti di vetro.

Principi attivi: Principi attivi: tannini, mucillagini. Le foglie del Bagolaro, per il loro contenuto in costituenti attivi, hanno buon potere astringente, rinfrescante e lenitivo che si esplica utilmente nei casi di diarree, enteriti e leggere infezioni intestinali. Le proprietà sopra descritte sono altrettanto utili per mitigare le infiammazioni del cavo orale e della gola, tra cui gengiviti e faringiti, mediante sciacqui e gargarismi da ripetersi con costanza nell'arco della giornata. I frutti del Bagolaro sono commestibili. Uso interno: le foglie. Per i disturbi dell'apparato intestinale. Decotto - 2 g in 100 ml di acqua. Due-tre tazzine al giorno. Uso esterno: le foglie. Per le infiammazioni della bocca e della gola. Decotto - 5 g in 100 ml di acqua. Fare sciacqui e gargarismi più volte al giorno.