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LE PIANTE OFFICINALI: Stachys officinalis (L.) Trev.

Famiglia: Labiatae

Volgare: Betonica

Siciliano: Bbittònica

Italiano: Vettonica

Francese: Bétoine

Tedesco: Rote Betonie, Betonienziest

Inglese: Bethony

Spagnolo: Betonica


Proprietà officinali: Analgesiche, Espettoranti, Febbrifughe, Toniche, Vulnerarie

Descrizione: Portamento E' una pianta erbacea vivace con fusto a sezione quadrata, generalmente semplice, alto fino a 60 cm; tutta la pianta è soffusamente pelosa. Foglie Le foglie basali hanno dei lunghi piccioli, sono cuoriformi con il margine diviso in grossi denti; le foglie del fusto sono inserite a due a due ai nodi, il picciolo è sempre più corto fino a sparire nelle foglie superiori che sono sessili; queste foglie sono più allungate di quelle basali e hanno il margine variamente dentato. Fiori I fiori, provvisti alla base di una sottile bratteola sono riuniti in verticillastri ravvicinati fra loro; il calice tubulare è peloso e diviso in alto in cinque denti sottili; la corolla, pelosa all'esterno, è divisa in due labbra di cui il superiore è appena inciso mentre l'inferiore ha tre lobi, di cui il mediano è più grande degli altri due. La corolla è rosea o porporina, raramente bianca. Frutti Il frutto è formato da quattro acheni ovoidali di colore scuro. Dove si trova Cresce in tutta Italia dalla regione mediterranea a quella montana fino a 1500 m; la si trova nei luoghi erbosi, nei boschi, nei prati e nelle macchie, sia nei terreni umidi che in quelli aridi. La droga Le foglie e le sommità fiorite. Quando si raccoglie Le foglie si raccolgono prima della fioritura, in aprile-maggio, recidendole all'attaccatura del picciolo. Le sommità fiorite si raccolgono quando cominciano a fiorire i fiori inferiori, assolutamente prima che si siano formati i semi. Come si conserva Le foglie e le sommità fiorite si essiccano, poste in strati sottili, in luogo aerato e all'ombra; si conservano in sacchetti di carta o di tela.

Principi attivi: Principi attivi: glucosidi, saponine, tannini, sostanze amare. Non c'è proprietà medicamentosa che nei tempi passati non sia stata attribuita alla Betonica, tanto che ancora ai nostri giorni se ne fa accenno scherzoso e proverbiale. Purtroppo tanta fama attribuita con troppa leggerezza ha contribuito a generare scetticismo e a far dimenticare le reali virtù di questa pianta. L'infuso di Betonica può essere utilizzato nell' emicrania e nei catarri bronchiali, la polvere delle foglie secche come sternutatorio. Ancora di recente la Betonica è stata citata dalla Farmacopea Francese fra le droghe vulnerarie, cioè utili a detergere, purificare, favorire la cicatrizzazione delle ferite. In considerazione del fatto che la Betonica, ad alte dosi, può provocare il vomito ed essere fortemente purgativa, si suggerisce di limitarne l'uso all'applicazione esterna. Uso interno: le foglie (o le sommità fiorite). Per i catarri bronchiali e l'emicrania. Infuso - 2 g in 100 ml di acqua. Due-tre tazzine al giorno . Uso esterno: le foglie (o le sommità fiorite). Per detergere e purificare piaghe e ferite. Decotto - 10 g in 100 ml di acqua. Da usare in caso di emergenza al posto della semplice acqua bollita.