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LE PIANTE OFFICINALI: Lonicera caprifolium L.

Famiglia: Caprifoliaceae

Volgare: Caprifoglio

Siciliano: Lupa du boscu

Italiano: Madreselva, Manine

Francese: Chèvrefeuille des jardins, Lonicera Chèvrefeuille

Tedesco: Wohlriechendes geissblatt, Garten-Geissblatt

Inglese: Garden honeysuckle

Spagnolo: Madreselva comun


Proprietà officinali: Antinfiammatorie, Antispasmodiche, Astringenti, Bechiche, Espettoranti

Descrizione: E' una pianta legnosa con fusti volubili che si arrampicano sulle altre piante; i fusti sono molto ramificati e pelosi nelle parti giovani. Foglie Le foglie, opposte a due a due, sono di forma ovale hanno colore verde brillante nella pagina superiore e sono glauche in quella inferiore; nei rami sterili sono picciolate, nei rami fertili quelle inferiori hanno un corto picciolo, quelle medie sono sessili e parzialmente saldate tra loro, mentre quelle superiori sono completamente saldate a formare una foglia unica di forma ovale attraversata nel centro dal fusto. Fiori I fiori sono riuniti in fascetti al centro delle foglie superiori, hanno la corolla di colore roseo-porporino o bianco-giallastro, di forma tubulare, lunga 3-4 cm e divisa alla fauce in due labbra di cui il superiore è diviso in quattro lobi, mentre l'inferiore è indiviso. Frutti Il frutto è una bacca carnosa di colore rosso contenente pochi semi. La droga Le foglie e i fiori. Quando si raccoglie Le foglie si raccolgono da maggio a luglio, in giornate asciutte, facendo scorrere le mani lungo i fusti. I fiori si raccolgono appena prima della fioritura, in maggio-giugno, recidendoli, preferibilmente di sera, con tutto il picciolo. Come si conserva Le foglie si essiccano all'ombra, rimuovendole spesso, e si conservano in sacchetti di carta o tela. I fiori si essiccano con cautela all'ombra e in ambiente riparato e si conservano in recipienti di vetro o porcellana al riparo dalla luce.

Principi attivi: Principi attivi: olio essenziale, glucosidi. I fiori del Caprifoglio hanno un' azione specifica sui disturbi che interessano l' apparato respiratorio; essi infatti sono utili come emollienti ed espettoranti nelle tossi stizzose e nelle bronchiti catarrali, inoltre esercitano un'azione antispasmodica atta a migliorare la respirazione degli asmatici, calmare il singhiozzo, attenuare le nevralgie e la sintomatologia infiammatoria caratteristica del raffreddore e dell'influenza. La tisana di Caprifoglio, che è abbastanza gradevole, può essere utilizzata come bevanda di conforto. Per uso esterno le foglie sono utili come astringenti, cicatrizzanti, antinfiammatorie: si utilizzano infatti in tutte le irritazioni delle mucose della bocca e della gola, specialmente ove compaiono piccole ulcere, caratteristiche delle mucose infiammate. Uso interno: i fiori Per la tosse, i catarri bronchiali, l'asma, il singhiozzo. Infuso - 3 g in 100 ml di acqua. Una-due tazze da bere a piccoli sorsi nella giornata. Tintura - 20 g in 100 ml di alcool a 60° (a macero per 5 giorni). Un cucchiaio due volte al giorno. Uso esterno: le foglie Per le infiammazioni e le ulcerazioni delle mucose della bocca e della gola. Decotto - 5 g in 100 ml di acqua. Fare sciacqui e gargarismi più volte al giorno. Uso cosmetico Maschere e lozioni preparate con infuso di fiori e foglie (in parti uguali) di Caprifoglio hanno una buona azione tonico- astringente sulla pelle, specialmente di tipo grasso.