Vai all'elenco dei nomi latini - Vai alla scheda: prima - precedente - seguente - ultima

LE PIANTE OFFICINALI: Cynara scolymus L.

Famiglia: Compositae

Volgare: Carciofo

Siciliano: Cacòcciulu, Carduna, Cacòcciula

Italiano: Carciofolo

Francese: Artchaut, Berigoule

Tedesco: Artischocke

Inglese: Artichoke

Spagnolo: Cardo alcachofero, Alearrhofa


Proprietà officinali: Amaricanti, Coleretiche, Depurative, Digestive, Diuretiche, Ipocolesterolemizzanti

Descrizione: Portamento E' una pianta erbacea vivace con un robusto rizoma cilindrico da cui sorgono le foglie basali e i fusti, semplici o ramificati, alti fino a un metro. Foglie Le foglie basali sono molto grandi (fino a 70 cm di lunghezza), verdi e poco pelose sopra, bianche e ampiamente tomentose nella pagina inferiore; sono bipennatosette con i lobi talvolta terminanti in una spina; quelle del fusto sono più semplici, pennatosette le inferiori, intere le superiori. Fiori L'infiorescenza è semplice o formata da un corimbo. I fiori, di colore azzurro, sono riuniti in capolini molto grandi circondati da numerose squame, ora larghe e carnose ora sottili e spinescenti. I capolini con i fiori non ancora aperti sono i carciofi comunemente usati in culinaria. Frutti Il frutto è un achenio ovale- oblungo, lievemente costoluto, glabro, con un pappo formato da setole piumose. Dove si trova Il carciofo è ampiamente coltivato in tutta Italia, in special modo nelle regioni meridionali, per la produzione di capolini commestibili. La droga Le foglie e il rizoma (con le relative radici). Quando si raccoglie Le foglie si raccolgono in aprile-maggio, prima della fioritura, recidendole alla base (si possono raccogliere anche le foglie del fusto). Il rizoma, con le relative radici carnose, si raccoglie in luglio-agosto; si scava con la vanga e si lava per togliere la terra. Le radici e il rizoma si tagliano a fette dello spessore di un centimetro. Come si conserva Le foglie si essiccano all'ombra in strato sottile, le radici e i rizomi si essiccano al sole; le foglie si conservano in sacchi di carta o tela, le radici e i rizomi in recipienti di vetro.

Principi attivi: Principi attivi: cinarina, glucosidi, tannini, inulina. Nell'impiego erboristico e medicinale del Carciofo non si usa la gustosa parte fiorale bensì la foglia vera e propria che in cucina viene scartata. Al Carciofo si riconoscono le proprietà di stimolare la diuresi, abbassare il tasso di colesterolo nel sangue, favorire la secrezione della bile e renderla più fluida, proteggere e disintossicare il fegato. Questa somma di proprietà ha anche, indirettamente, un buon effetto estetico in quanto l'azione depurativa del Carciofo contribuisce a mantenere la pelle sana e luminosa. Le radici sono utili come digestivo e diuretico. Uso interno: le foglie Come diuretico, depurativo, epatoprotettore. Decotto - 2 g in 100 ml di acqua. Una-due tazze al giorno. Tintura - 20 g in 100 ml di alcool a 60° . Un cucchiaino dopo i pasti principali. Tintura vinosa - 2 g in 100 ml di vino (a macero per 5 giorni). Uno-due bicchierini dopo i pasti. Uso interno: il rizoma. Come diuretico e aperitivo. Decotto - 2 g in 100 ml di acqua. Una tazzina prima dei pasti. Tintura vinosa - 2 g in 100 ml di vino (a macero per 10 giorni). Un bicchierino prima dei pasti. Uso cosmetico Il decotto di Carciofo ha dimostrato un' azione bioattivante cutanea marcata attraverso applicazioni esterne, che sono particolarmente indicate per rinormalizzare le pelli gialle e con foruncoletti dei soggetti epatici.