Famiglia: Leguminosae
Volgare: Carrubo
Siciliano: Carrùbba, Carrùa
Italiano: Carrubbio
Francese: Caroubier
Tedesco: Johannisbrod
Inglese: Carob-tree
Spagnolo: Algarrobo
Proprietà officinali: Antidiarroiche, Antisettiche, Astringenti, Dietetiche, Emollienti, Rinfrescanti
Descrizione: Portamento E' un albero sempreverde, alto fino a 6-7 m, con un tronco corto e tozzo e una chioma espansa. Foglie Le foglie sono paripennate, cioè composte da un numero pari di foglioline (due-cinque paia). Le foglioline sono di forma ovale o subrotonda, hanno un corto picciolo, il margine è intero; sono di consistenza coriacea, verdi scure e lucide. Fiori I fiori, forniti normalmente di stami e ovario, sono talvolta separati (si possono cioè avere piante con soli fiori maschili o soli fiori femminili). I fiori sono riuniti in racemi che nascono direttamente dalla corteccia dei rami o anche dal tronco; hanno un piccolo calice con cinque denti caduchi, i petali sono assenti; nei fiori normali vi sono cinque stami e un ovario oblungo. Frutti Il frutto è un legume lungo 10-15 cm, indeiscente, di consistenza carnosa e contenente dei semi bruni. Dove si trova Originario dell'Asia Minore, il Carrubo è coltivato in tutta l'Italia meridionale e in Sicilia. La droga La corteccia dei rami, le foglie, i frutti, i semi. Quando si raccoglie La corteccia si raccoglie in febbraio-marzo: si recidono dei rami di pochi centimetri di diametro e se ne stacca la corteccia facendo leva con un coltello. Le foglie si raccolgono in aprile-maggio recidendole insieme al picciolo. I frutti si raccolgono in agosto-settembre, a completa maturità. Come si conserva La corteccia si taglia in pezzi lunghi 5-10 cm e si fa seccare al sole; le foglie si essiccano all'ombra; i frutti si asciugano al sole e si rompono in pezzi per estrarne i semi. Le foglie e la corteccia si conservano in sacchi di carta, la polpa e i semi vanno conservati in recipienti di vetro per difenderli da attacchi di animali.
Principi attivi: Principi attivi: sostanze pectiche ( semi ), amilacee ( frutti ) e tanniche ( corteccia e foglie ). Il Carrubo è una pianta modesta che ha delle proprietà molto pregevoli. Sotto il profilo alimentare e dietetico il frutto è un buon alimento non solo per gli animali ma anche per l'uomo; la farina dei semi è usata come componente di prodotti dietetici poco calorici o come addensante di alimenti tipo conserve, gelati, liquori e sciroppi. L' infuso dei frutti è emolliente per la gola; il decotto non filtrato ottenuto dalla farina dei frutti è un ottimo astringente antidiarroico, utile soprattutto per la prima infanzia nei casi di infezioni intestinali, gastroenteriti, enteriti e coliti. Studiosi moderni hanno dimostrato che il Carrubo non solo assorbe le tossine delle infezioni intestinali, ma agisce come antisettico sui germi patogeni che allignano nell'intestino e come equilibratore della flora intestinale. Le foglie e la corteccia, ricche di tannini, sono parimenti astringenti e antidiarroiche. Uso interno: la farina dei frutti Per attenuare le irritazioni della gola e dell'intestino, fermare le diarree, regolare le funzioni del tubo digerente. Decotto - 5 g in 100 ml di acqua (non filtrare). A tazzine o a tazze, a seconda dell'età, due-tre volte al giorno. Uso cosmetico La farina di semi di Carrubo (in quantità di una o due manciate) nell'acqua di bagni totali o parziali esercita un effetto rinfrescante, emolliente, idratante su pelli aride e facili a infiammarsi. Le gelatine semifluide preparate con il 3 % circa di farina di semi fatta rigonfiare per qualche ora in acqua servono nella cosmesi popolare quali maschere facciali idratanti ed emollienti.