Famiglia: Rosaceae
Volgare: Cinquefoglio
Siciliano: Cinquitèdda, Fraulàstra
Italiano: Pentafillo, Frangolaria
Francese: Potentille rampante
Tedesco: Gemein Fünffingerkraut
Inglese: Fiveleaf
Spagnolo: Pata de gallina, Quinquefolio
Proprietà officinali: Antidiarroiche, Astringenti, Febbrifughe, Vulnerarie
Descrizione: Portamento E' una pianta erbacea perenne con un corto rizoma portante una rosetta di foglie persistenti; i fusti, lunghi fino a 80 cm e normalmente pubescenti, sono a forma di stoloni, cioè sono striscianti ed emettono radici dai nodi; spesso dal nodo radicante si forma una nuova pianta. Foglie Le foglie basali, riunite in rosetta, hanno un lungo picciolo, all'apice del quale sono inserite cinque foglioline ovali-oblunghe con il margine dentato in tutta la sua lunghezza; la superficie è glabra o più spesso pelosa sulle due facce. Le foglie del fusto sono simili a quelle basali, ma più piccole e con il picciolo più corto. Fiori I fiori sono solitari all'ascella delle foglie dei fusti striscianti, hanno il calice di cinque sepali lanceolati, rinforzato da un calicetto composto di altrettanti sepali più piccoli dei precedenti; i cinque petali, di colore giallo dorato e lunghi il doppio del calice, sono ovali, arrotondati all'apice e cuneati alla base. Frutti Il frutto è dato da numerosi acheni inseriti nel ricettacolo conico. Dove si trova E' frequente nei luoghi erbosi dal mare alla regione montana di tutta Italia; si trova nei prati, al bordo delle strade, nei luoghi erbosi incolti. La droga Le radici e le foglie. Quando si raccoglie Le radici si raccolgono in settembre-ottobre scavandole con la zappa e mantenendo anche le radichette laterali; le foglie si recidono con tutto il picciolo da maggio ad agosto. Come si conserva Le radici si asciugano all'ombra in luogo aerato e, come le foglie si conservano in sacchetti di tela o di carta.
Principi attivi: Principi attivi: tannini catechici (glucosidi di alcoli triterpenici) . Il Cinquefoglio appartiene alla categoria delle droghe astringenti e vulnerarie : le sue proprietà dipendono soprattutto dall'elevato contenuto in tannini. Questa pianta era nota fin dai tempi più remoti per le proprietà antiemorragiche e cicatrizzanti particolarmente preziose per il ridotto numero di sostanze terapeuticamente valide di quei tempi; contemporaneamente ne veniva fatto un largo uso come febbrifugo e astringente intestinale; queste proprietà sono oggi superate dall'impiego di sostanze terapeuticamente più efficaci e sicure, ma soprattutto dal principio che in caso di ferite o di febbre la presenza del medico è indispensabile. Altri impieghi validi del Cinquefoglio sono quelli esterno e cosmetico, soprattutto per le infiammazioni delle mucose della bocca, gengiviti e stomatiti, per il mal di denti, per togliere bruciore, rossore e prurito su zone di pelle arse e macerate dal sudore. Uso interno. le radici (o le foglie) Per le infiammazioni intestinali. Decotto - 3 g in 100 ml di acqua. Due-tre tazzine al giorno. Uso esterno: le radici Per infiammazioni del cavo orale, delle emorroidi, per pelli fortemente arrossate. Decotto - 6 g in 100 ml di acqua. Fare sciacqui, gargarismi, lavaggi. Applicare compresse imbevute di decotto sulle parti interessate. Uso cosmetico. Un pugno di foglie di Cinquefoglio infuse nell'acqua del bagno è utile per pelli delicate, facilmente arrossabili, sensibili agli agenti atmosferici.