Famiglia: Cornaceae
Volgare: Corniolo
Siciliano: Àrvulu di corna
Italiano: Corgnòlo
Francese: Cornouiller mâle
Tedesco: Dirlitze
Inglese: Cornel-tree
Spagnolo: Cornejo comun
Proprietà officinali: Antidiarroiche, Astringenti, Febbrifughe
Descrizione: Portamento E' un arbusto con foglie caduche, alto 3-4 metri; la corteccia dei rami è verde-grigiastra, mentre nella specie simile, Cornus sanguinea, è rossastra. Foglie Le foglie, opposte a due a due ai nodi dei rami, sono di forma ovale allungata, hanno l'apice lungamente acuminato, il margine è intero e la superficie è finemente pubescente. Fiori I fiori si sviluppano in febbraio-marzo, prima della comparsa delle foglie; sono riuniti in piccole ombrelle inserite a due a due lungo i rami. I fiori hanno un piccolo calice composto di quattro denti e quattro petali gialli lanceolato-acuminati. Frutti. Il frutto è una drupa pendula, lunga 1-2 cm, formata da una porzione esterna carnosa di colore rosso vivo e da un nocciolo duro di forma oblunga. Dove si trova Cresce nelle macchie, nei boschi e lungo le siepi dalla regione mediterranea a quella montana di tutta Italia; è frequente al Nord e al Centro ed e più raro al Sud; talvolta è coltivato nei giardini. La droga La corteccia dei rami e i frutti. Quando si raccoglie La corteccia si raccoglie in ottobre-novembre, dopo la caduta delle foglie, oppure in febbraio-marzo; si recidono alcuni rami di 1-2 cm di diametro, si taglia con un coltello la corteccia in strisce longitudinali che si dividono in pezzi lunghi 5-10 cm. I frutti si raccolgono in agosto-settembre quando sono ben maturi (la completa maturazione si riconosce dal colore rosso intenso e dall'aspetto traslucido della polpa: solo in questo stadio sono mangiabili, altrimenti sono fortemente astringenti). Come si conserva La corteccia si essicca al sole e si conserva in sacchetti di carta o tela. I frutti si utilizzano freschi o si trasformano in marmellate o gelatine.
Principi attivi: Principi attivi: mucillagini, tannini (corteccia); acido malico, zuccheri, mucillagini (frutti). La corteccia del Corniolo, ricca in tannini come è caratteristico di questa parte delle piante, ha proprietà astringenti, interne ed esterne, antidiarroiche e febbrifughe. Analoghe caratteristiche hanno anche i frutti del Corniolo, le cui preparazioni sono più gradevoli da consumare. I frutti possono essere mangiati freschi, se ne può bere il succo, si possono fare decotti e ancora conserve appetibili. Quest'ultima forma (marmellata) è particolarmente gradita ai bambini ed è utile per risolvere le manifestazioni diarroiche. Uso interno: la corteccia. Come astringente intestinale e febbrifugo. Decotto - 2 g in 100 ml di acqua. Due-tre tazzine al giorno. Tintura - 20 g in 100 ml di alcool a 60° (a macero per 10 giorni). Due-tre mezzi cucchiaini al giorno. Tintura vinosa - 3 g in 100 ml di vino (a macero per 10 giorni). Due-tre bicchierini al giorno. Uso interno: i frutti freschi. Come astringente intestinale. Succo - 30-50 g. Decotto - 5 g in 100 ml di acqua. A cucchiai durante la giornata. Polpa (in conserva) - Far cuocere per almeno mezz'ora una parte di polpa dei frutti (escludendo i semi) con due parti di zucchero. A cucchiai.