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LE PIANTE OFFICINALI: Artemisia dracunculus L.

Famiglia: Compositae

Volgare: Dragoncello

Siciliano: Erva linùsa

Italiano: Estragone, Serpentaria

Francese: Estragon

Tedesco: Estragon

Inglese: Artemisia

Spagnolo:


Proprietà officinali: Aromatiche, Digestive

Descrizione: Portamento E' una pianta perenne con radici legnose ramificate; il fusto, molto ramificato, è alto fino a 50-100 centimetri. Foglie Le foglie basali sono trifide, cioè divise in tre lobi allungati; quelle superiori sono semplici, hanno forma lanceolato-lineare, sono sessili o hanno un picciolo molto corto, l'apice è acuto, il margine può essere intero o appena dentato; la superficie è verde e glabra. Fiori L'infiorescenza è una pannocchia molto ramificata e ampia; i fiori, di colore bianco-verdastro, sono riuniti in capolini di forma globosa con un diametro di due millimetri; questi hanno un involucro esterno di brattee ovali con il margine bianco e semitrasparente; i fiori esterni sono femminili per mancanza di antere. Frutti Il frutto è un piccolo achenio lungo uno-due millimetri, allungato-ovale e compresso lateralmente, di colore bruno scuro. Dove si trova Il Dragoncello è originario della Russia meridionale e dell'Asia centrale; è coltivato specialmente nelle regioni dell'Italia settentrionale. La droga Le foglie e le sommità fiorite. Quando si raccoglie Le foglie si raccolgono in maggio-giugno recidendole una per una; le sommità fiorite si raccolgono in luglio-agosto quando la pianta comincia a fiorire: si tagliano i rami dell'infiorescenza evitando di prendere la porzione legnosa. Come si conserva Le foglie si essiccano disponendole in strati sottili, le sommità fiorite si riuniscono in piccoli mazzi; sia le une che le altre si pongono in luogo riparato e aerato al riparo dal sole; si conservano preferibilmente in recipienti di vetro o di porcellana.

Principi attivi: Principi attivi: olio essenziale (estragolo), cumarine, tannini. Il Dragoncello è una pianta molto usata in gastronomia, dove serve soprattutto per insaporire insalate e salse. Molto usato è anche l'aceto aromatizzato con Dragoncello, che si ottiene facendo macerare 50-100 g circa di droga fresca (le foglie) in un litro di buon aceto per un mese. In campo erboristico si sfruttano del Dragoncello soprattutto le proprietà stomachiche e digestive. Uso interno: le foglie o le sommità fiorite Per aiutare la digestione. Infuso - 2 g in 100 ml di acqua. A tazzine all'occorrenza. Tintura - 20 g in 100 ml di alcool a 60° (a macero per 5 giorni). Venti-trenta gocce generalmente dopo i pasti.