Famiglia: Boraginaceae
Volgare: Echio
Siciliano: Erva vipirìna, Erva rrùgna
Italiano: Viperina azzurra, Lingua di cane
Francese: Vipérin
Tedesco: Natterkopf
Inglese: Viper's herb
Spagnolo: Viborera comun
Proprietà officinali: Bechiche, Depurative, Diuretiche, Emollienti, Sudorifere
Descrizione: Portamento E' una pianta erbacea biennale, talvolta perenne; nel primo anno produce una rosetta di foglie fra le quali nel secondo anno si sviluppa il fusto alto 40-60 cm, eretto, semplice o talvolta con corti rami alla base; tutta la pianta è irsuta, poi diviene ispida per la presenza di lunghe setole rigide che nascono da un tubercolo di colore porporino. Foglie Le foglie della rosetta basale sono lanceolato-spatolate, lunghe fino a 10 cm e larghe 1 ,5 cm, acute all'apice e gradatamente ristrette alla base in un corto picciolo; quelle inserite sul fusto sono sessili, lanceolate o più spesso lanceolato-lineari, e hanno colore grigiastro per la presenza di numerosi peli. Fiori L'infiorescenza è una pannocchia cilindrica o talvolta piramidale formata da numerosi racemi prima densi, poi allungati durante la fioritura e la maturazione; i fiori hanno una brattea alla base, il calice è diviso fin quasi alla base in cinque lobi lineari, la corolla è tubulare e termina in una fauce slargata, irregolare e obliqua, dapprima rosa-rossastra, poi blu o blu-violacea brillante. Frutti Il frutto è composto da quattro acheni piccoli, grigi, di forma ovoidale con la base piana; la superficie dorsale è percorsa da una costolatura e l'apice è ristretto in un'appendice conica. Dove si trova Cresce dal mare alla regione montana di tutta Italia nei luoghi incolti, nei campi, lungo le strade. La droga Le sommità fiorite. Quando si raccoglie Le sommità fiorite si raccolgono in maggio-luglio, quando le piante sono ben fiorite, recidendo le infiorescenze 10 cm sotto il fiore più basso. Come si conserva La droga si dispone in strati sottili o in mazzi all'ombra; si conserva in sacchi di carta o tela.
Principi attivi: Principi attivi: antociani, mucillagini. L' Echio ha una fama in parte immeritata in quanto anticamente si credeva che servisse come antidoto contro le punture degli scorpioni. In realtà, l' Echio ha proprietà molto simili a quelle della Borragine, alla quale può essere sostituito in caso di necessita; esse sono diuretiche e depurative per quanto concerne l'azione sull'apparato escretore, emollienti e antinfiammatorie sull'apparato respiratorio. Per uso esterno l'Echio ha ancora una valida azione come emolliente e antinfiammatorio su pelli arrossate, aride, affette da eruzioni cutanee, e sulle mucose boccali irritate. Uso interno: le sommità fiorite. Per aumentare la diuresi, depurare l'organismo, sedare la tosse e favorire l'espettorazione. Infuso - 1,5 g in 100 ml di acqua. Tre-quattro tazzine al giorno. Tintura - 20 g in 100 ml di alcool a 60° (a macero per 5 giorni). Dieci-venti gocce due-tre volte al giorno. Tintura vinosa - 3 g in 100 ml di vino bianco (a macero per 5 giorni). Due-tre bicchierini al giorno. Uso esterno: le sommità fiorite Come emolliente, lenitivo, antinfiammatorio della pelle e delle mucose della bocca. infuso - 5 g in 100 ml di acqua. Fare sciacqui boccali, lavaggi, applicare compresse imbevute di infuso sulle parti interessate. Uso cosmetico Una manciata di sommità fiorite di Echio infuse nell'acqua calda del bagno esercita una delicata azione emolliente su pelli facilmente irritabili.