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LE PIANTE OFFICINALI: Epilobium angustifolium L.

Famiglia: Onagraceae

Volgare: Epilobio

Siciliano:

Italiano: Garofanino di bosco

Francese: Èpilobe

Tedesco:

Inglese:

Spagnolo:


Proprietà officinali: Antinfiammatorie, Astringenti, Emollienti

Descrizione: Portamento E' una pianta erbacea vivace provvista di un rizoma strisciante molto ramificato; il fusto, alto fino a 150 cm, è eretto, semplice o talvolta ramificato in alto. Foglie Le foglie, inserite variamente sul fusto, sono in parte verticillate, in parte opposte e in alto alterne; hanno forma lanceolata, sono acuminate alla base e all'apice, il margine è dentellato o intero; nella pagina inferiore sono ben visibili le nervature. Fiori L'infiorescenza è un racemo semplice o talvolta ramificato di forma piramidale. Il calice è diviso in quattro lobi lanceolato-lineari acuti all'apice; la corolla è formata da quattro petali obovati: i due petali superiori sono più grandi di quelli inferiori; il colore dei fiori è rosso porporino, talvolta sono molto chiari e raramente bianchi. Frutti Il frutto è una capsula allungata; a maturità si divide in quattro sezioni che si incurvano verso l'esterno; i semi sono lisci, ovali-oblunghi, glabri e forniti di un pappo di setole bianche. Dove si trova Cresce nella regione submontana e montana di tutta Italia; è frequente nei boschi, nei luoghi freschi ghiaiosi, nelle radure e nelle scarpate. La droga Le radici e i fiori. Quando si raccoglie Le radici si raccolgono in primavera o in autunno, quando la pianta non è in vegetazione; si lavano per eliminare la terra e si tagliano in pezzi di 5-10 centimetri. I fiori si raccolgono all'inizio della fioritura, in luglio-agosto, recidendoli senza il picciolo. Come si conserva Le radici si essiccano al sole o in luogo riscaldato; i fiori si mettono ad asciugare su un foglio di carta all'ombra, rimuovendoli spesso. I fiori si conservano in recipienti di vetro o porcellana, le radici in sacchetti di carta o tela.

Principi attivi: Principi attivi: tannini, zuccheri, mucillagini, acido ursolico. L'Epilobio è una pianta molto diffusa, ma poco nota per le sue applicazioni erboristiche. Il sensibile contenuto in tannini e mucillagini della radice conferisce alla droga proprietà astringenti e antinfiammatorie utili, principalmente per uso interno, per le irritazioni intestinali (coliti, enteriti e diarree) e per la tosse. Per uso esterno l'Epilobio è impiegato tradizionalmente, come astringente generico, per alleviare le irritazioni delle mucose della bocca e della gola, le infiammazioni delle emorroidi, le ustioni leggere. Nell'uso cosmetico l'Epilobio può essere utile come emolliente e disarrossante per pelli sensibili. Uso interno: le radici Come astringente intestinale, antinfiammatorio delle vie aeree, sedativo della tosse. Decotto - 2 g in 100 ml di acqua. Due-tre tazzine al giorno a piccoli sorsi. Uso esterno: le radici. Per le infiammazioni della bocca, della gola, delle emorroidi, della pelle; per le ustioni lievi. Decotto - 6 g in 100 ml di acqua. Fare lavaggi, sciacqui boccali, gargarismi, applicare compresse imbevute di decotto sulle zone di pelle. Uso cosmetico Una manciata di fiori di Epilobio infusa nell'acqua del bagno esercita una valida funzione emolliente e schiarente sulle pelli sensibili e delicate.