Famiglia: Aspidiaceae
Volgare: Felce maschio
Siciliano: Filiçìcchia, Fìlìci màscula
Italiano: Felce maschia
Francese: Fougère mâle
Tedesco: Wurmfarn
Inglese: Male fern
Spagnolo: Helecho macho
Proprietà officinali: Vermifughe
Descrizione: Portamento E' una felce perenne con un rizoma orizzontale od obliquo lungo fino a 30 cm e coperto dai resti dei piccioli delle fronde degli anni precedenti; questi sono cilindrici, arcuati e di colore bruno-nerastro. Foglie All'inizio del loro sviluppo le fronde sono avvolte a spirale, poi si distendono fino alla lunghezza di 100 cm e talvolta anche fino a 150 cm; hanno contorno ovale-allungato e sono bipennate: i lobi sono sempre più piccoli lungo la rachide, hanno il margine dentato e l'apice ottuso o quasi arrotondato. Il picciolo e la rachide sono coperti da squame allungato-acuminate, sottili e quasi trasparenti, di colore bruno. Le felci non hanno né fiori né frutti, ma nella pagina inferiore delle fronde e a lato della nervatura centrale dei lobi sono inseriti da uno a otto-dieci sori contenenti numerosi sporangi dove si producono le spore che assicurano la riproduzione. Dove si trova La Felce maschio cresce nella regione submontana e in quella montana, raramente scende più in basso si trova in tutta Italia nei luoghi ombrosi, nei boschi e nei luoghi freschi. La droga Il rizoma e le fronde. Quando si raccoglie Il rizoma si raccoglie in settembre-ottobre, si pulisce dalla terra e dalle radichette e si taglia in pezzi lunghi alcuni centimetri; le fronde si raccolgono da agosto a ottobre quando sono ben sviluppate. Come si conserva Il rizoma va essiccato con molta cautela, il più rapidamente possibile ma lontano dal sole e da temperature elevate; le fronde si essiccano disponendole in strato sottile all'ombra. Il rizoma deve essere conservato in recipienti di vetro o di porcellana al riparo dalla luce, le fronde in sacchetti di carta.
Principi attivi: Principi attivi: filicina (composti floroglucinici), olio essenziale, amidi, zuccheri, resine. Le proprietà dei rizomi di Felce maschio, eminentemente vermifughe, sono particolarmente attive nei confronti di tenie e ascaridi i quali, una volta paralizzati dai principi attivi contenuti nella droga, vengono facilmente eliminati dall'intestino mediante un purgante. Questa pratica, un tempo nota a pochi iniziati, si diffuse nell'Ottocento ed è tutt'oggi valida. Il trattamento con Felce maschio va però fatto sotto il controllo del medico che indicherà sia le dosi individuali sia le modalità di utilizzazione e il tipo di purgante da usare (l'olio di ricino è assolutamente da evitare) poiché questa pianta non è del tutto innocua all'uomo. Le fronde (fresche o secche) e i rizomi sono utili per le loro proprietà antiartritiche e antireumatiche; essi vengono usati, in forma di polpa o tintura, per uso esterno. Le fronde di Felce maschio allontanano le cimici e i parassiti dell'uomo. Uso interno: il rizoma. Come vermifugo. Polvere (del rizoma secco) - 10-15 g al mattino a digiuno in ostia o capsula. Far seguire dopo un'ora un purgante non oleoso. Non ripetere il trattamento prima di due-tre settimane. Avvertenza importante - L'operazione deve essere seguita dal medico. Uso esterno: le fronde. Per l'artrite e il reumatismo. Polpa - Applicare sulle parti interessate. Tintura - 20 g in 100 ml di alcool a 60° (a macero per 5 giorni). Fare frizioni sulle parti interessate limitando, per quanto è possibile, la superficie del trattamento.