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LE PIANTE OFFICINALI: Frangula alnus Miller

Famiglia: Rhamnaceae

Volgare: Frangola

Siciliano: Fràngula

Italiano: Alno nero

Francese: Bourdaine

Tedesco: Faulbaum

Inglese: Alder Buckthorn

Spagnolo: Arraclan


Proprietà officinali: Lassative, Regolatrici intestinali

Descrizione: Portamento E' un arbusto o un piccolo albero alto pochi metri a foglie caduche; la corteccia, liscia, ha la superficie di colore bruno scuro punteggiata da numerose lenticelle chiare che in gruppi di due-cinque formano delle strie orizzontali e parallele; la superficie interna della corteccia è gialla e diviene bruno-rossastra al contatto con l'aria. Foglie Le foglie hanno inserzione alterna sui rami, talvolta sono opposte alla base dei rametti; il picciolo, lungo 1-2 cm, è pubescente; la foglia è ellittico-obovata con apice acuto e base a cuneo, il margine è intero o minutamente dentato, la superficie è glabra o talvolta pelosa lungo le nervature nella superficie inferiore. Fiori I fiori, in numero di due-dieci, sono raggruppati in fascetti all'ascella delle foglie; il peduncolo è lungo 1 cm circa; i cinque sepali sono triangolari, i cinque petali, più piccoli dei sepali, sono di colore bianco-verdastro. Frutti Il frutto è una drupa sferica prima porporino-violetta poi nera a maturità; nella polpa sono contenuti tre noccioli, ciascuno con un seme all'interno. Dove si trova E' diffusa soprattutto nell'Italia settentrionale, dal mare alla regione montana, nei suoli umidi. La droga La corteccia dei rami. Quando si raccoglie La corteccia dei rami si raccoglie in primavera staccandola con il coltello in strisce longitudinali che si dividono in pezzi lunghi alcuni centimetri. Come si conserva La corteccia si fa seccare al sole e si conserva in sacchetti di carta o tela. Far passare due o tre anni prima di utilizzarla, poiché la corteccia non stagionata ha effetti nocivi: agisce infatti da lassativo drastico e da emetico.

Principi attivi: Principi attivi: composti antracenici (glucofrangulina), tannini, un enzima (ramnodiastasi). Le proprietà della corteccia di Frangola sono specificatamente utili per stimolare le funzioni intestinali. L'azione della Frangola, entro limiti abbastanza ampi di dosaggio, è innocua e sicura ed è praticamente esente da controindicazioni. Le sostanze antrachinoniche, naturalmente legate a zuccheri, che costituiscono il principio attivo della Frangola, agiscono sull'intestino crasso stimolandone il tono e l'ampiezza dei movimenti. Si ottiene così uno svuotamento dolce senza provocare pesanti irritazioni sulle delicate mucose dell'intestino. Tranne le eccezioni determinate da reali necessità bisogna ricercare non un effetto purgativo drastico, ma semplicemente un effetto regolatore intestinale. La stitichezza cronica va sorvegliata dal medico in quanto potrebbe essere conseguenza di gravi disfunzioni e malattie. La Frangola non ha controindicazioni se si escludono le donne gravide e le nutrici che possono ancora farne uso moderato. Uso interno: la corteccia. Come lassativo. Polvere - 0,5 g in un' ostia. Due-quattro dosi (a seconda dell'effetto che si vuole ottenere e della sensibilità individuale) prima di coricarsi. Decotto - 4 g in 100 ml di acqua. Una tazzina prima di coricarsi. Tintura - 20 g in 100 ml di alcool a 20° (a macero per 10 giorni). Uno-quattro cucchiaini prima d coricarsi. Tintura vinosa - 2 g in 100 ml di vino rosso (a macero per 10 giorni) . Due bicchierini generalmente prima di coricarsi.