Famiglia: Labiatae
Volgare: Marrubio
Siciliano: Marruòvula
Italiano: Marrubio comune, Robbio, Mentastro,
Francese: Marrube
Tedesco: Andorn
Inglese: Common Horehound
Spagnolo: Marrubio
Proprietà officinali: Antisettiche, Coleretiche, Detergenti, Digestive, Espettoranti, Febbrifughe
Descrizione: Portamento E' una pianta erbacea perenne con una radice fusiforme lignificata; il fusto, alto fino a 50-60 cm, ha sezione quadrangolare, è molto ramificato e ha la superficie biancastra per la presenza di un'abbondante tomentosità. Foglie Le foglie sono opposte; quelle inferiori hanno la base ristretta in un lungo picciolo e sono ovali con il margine irregolarmente dentato, le superiori hanno il picciolo sempre più corto fino a quelle fiorali che sono sessili; la superficie è biancastra e reticolato-rugosa. La superficie superiore e talvolta entrambe sono abbondantemente tomentose; le foglie inferiori diventano col tempo più o meno glabre. Fiori I fiori sono riuniti in pseudoverticilli all'ascella delle foglie superiori, sono più o meno sessili e hanno alla base una brattea sottile; il calice tubulare è diviso in dieci denti sottili (cinque più lunghi alternati a cinque più corti) con l'apice spesso incurvato a uncino; la corolla è tubulare, bianca e divisa alla fauce in due labbra. Frutti Il frutto è formato da quattro acheni ovali, con la superficie liscia e glabra, racchiusi al fondo del calice persistente. Dove si trova Cresce dal mare alla zona montana di tutta Italia nei luoghi asciutti e nelle zone ruderali e sassose. La droga Le sommità fiorite. Quando si raccoglie Le sommità fiorite si raccolgono all'inizio della fioritura recidendo la pianta una decina di centimetri più in basso dei fiori inferiori ed evitando di raccogliere le parti lignificate della base. Come si conserva Le sommità si riuniscono in mazzi e si appendono a seccare all'ombra; si conservano in sacchetti di carta o tela.
Principi attivi: Principi attivi: mucillagini, tannini, resine, acido ursolico, colina. Il Marrubio è una pianta conosciuta da tempi remoti per le sue proprietà balsamiche, tossifughe, espettoranti. Queste proprietà, che ne fanno un buon rimedio nelle malattie polmonari, caratterizzate specialmente da fatti catarrali, sono state confermate dai moderni ricercatori. La frazione amara contenuta nel Marrubio è responsabile delle virtù digestive e coleretiche, atte ad alleviare la cellula epatica e a migliorarne la funzionalità. Questa pianta ha inoltre buone proprietà febbrifughe, specialmente utili nelle febbri di origine intestinale, e può essere usata in sostituzione della chinina nei casi dove quest'ultima non agisca o non sia tollerata. In questi ultimi anni si sta indagando sull'azione sedativa che il Marrubio avrebbe sul muscolo cardiaco; a essa si associa anche una attività ipotensiva. Per uso esterno il Marrubio è stato tradizionalmente impiegato come blando detergente e blando antisettico su ulcere, piaghe, croste. Uso interno: le sommità fiorite. Come espettorante, digestivo, febbrifugo. Infuso - 1 g in 100 ml di acqua. Due-tre tazzine al giorno. Tintura - 20 g in 100 ml di alcool a 25° (a macero per 8 giorni) . Due-tre cucchiaini al giorno. Tintura vinosa - 4 g in 100 ml di vino rosso (a macero per 8 giorni). Un cucchiaio ai pasti. Uso esterno: le sommità fiorite Per detergere le zone di pelle con abrasioni, pustolette, croste. Infuso - 4 g in 100 ml di acqua. Fare lavaggi sulle zone interessate.