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LE PIANTE OFFICINALI: Pulicaria dysenterica (L.) Bernh.

Famiglia: Compositae

Volgare: Mentastro

Siciliano: Erba fetènte

Italiano: Incensaria, Falsa arnica

Francese: Aunée dysentérique

Tedesco: Ruhrwurz

Inglese: Common Fleabane

Spagnolo: Cumilago


Proprietà officinali: Antidiarroiche, Antinfiammatorie, Astringenti

Descrizione: Portamento E' una pianta perenne fornita di un rizoma obliquo o strisciante sul terreno dal quale si sviluppano i fusti eretti e normalmente ramificati; la pianta stropicciata emana un odore non molto gradevole e vagamente simile a quello della Menta. Foglie Le foglie, tutte inserite alterne sul fusto, sono di forma oblunga o lanceolata e sessili; hanno la base amplessicaule e spesso slargata in due orecchiette; la superficie è rugosetta e scabra al tatto, il margine è ondulato, intero o più spesso finemente dentellato. Fiori I capolini sono riuniti in un corimbo terminale ampiamente ramificato; ogni capolino ha un lungo peduncolo ed è circondato da un involucro formato da numerose brattee strettamente lineari e acuminate. I fiori posti alla periferia del capolino hanno una ligula giallo-dorata, quelli interni hanno la corolla tubulare terminata da cinque piccoli denti triangolari e circondata dalle setole del pappo. Frutti Il frutto è un piccolo achenio oblungo percorso da alcune costolature verticali e provvisto di peli; nella parte superiore è inserito il pappo composto da poche setole molto lunghe. Dove si trova Il Mentastro è comune in tutta Italia dal mare alla regione submontana; preferisce i luoghi umidi, i prati, i luoghi erbosi e le sponde dei fiumi. La droga Il rizoma. Quando si raccoglie Il rizoma si raccoglie in aprile, prima che la pianta formi il fusto fiorale; si scava con la zappa, si monda dalle radici e dalla terra e, nel caso di grossi rizomi, si divide in pezzi. Come si conserva Il rizoma si essicca al sole e si conserva in sacchi di carta o tela.

Principi attivi: Principi attivi: inulina, tannini (poco studiati). Gli usi e le proprietà del Mentastro sono riassunti nel suo nome botanico latino, infatti col termine 'pulicaria' si fa riferimento all'uso, abbastanza comune nei tempi passati, di bruciarne i fusticini e i fiori per cacciare, per mezzo del fumo, gli insetti, e in particolare le pulci e analoghi parassiti, dalle case e dagli abiti. Il nome 'dysenterica' indica le proprietà astringenti intestinali del rizoma, utili nei casi di dissenteria e altri disturbi intestinali caratterizzati da emissioni liquide. Queste proprietà sono collegate alla composizione del rizoma, che contiene mucillagini e tannini che lo rendono utile soprattutto per uso esterno come astringente generico e antiemorroidale. L'uso esterno di questa pianta è senz'altro da preferire a quello interno. Uso esterno: il rizoma. Per infiammazioni delle emorroidi, per pruriti della pelle, per irritazioni della bocca e delle gengive. Decotto - 6 g in 100 ml di acqua. Fare sciacqui, lavaggi, applicare compresse imbevute di decotto sulle parti interessate.