Famiglia: Oleaceae
Volgare: Olivo
Siciliano: Alìvu, Alìu
Italiano: Olivo coltivato, Oleastro od olivo selvatico
Francese: Olivier
Tedesco: Oelbaum
Inglese: Olive-tree
Spagnolo: Aceituno
Proprietà officinali: Antinfiammatorie, Astringenti, Febbrifughe
Descrizione: Portamento E' un arbusto o un albero sempreverde, ad accrescimento molto lento e molto longevo, che può raggiungere i 10 metri di altezza; i rametti, subquadrangolari, sono spinescenti nelle forme subspontanee, inermi e tondeggianti nelle forme coltivate. Foglie Le foglie, opposte, hanno un corto picciolo e sono ovali-lanceolate; la superficie superiore è verde scura e quasi lucida, l'inferiore è argentea per la presenza di un fitto strato di peli stellati; è evidente la sola nervatura mediana; il margine è intero e leggermente revoluto verso il basso, l'apice è acuto e termina in una piccola punta, la consistenza è coriacea. Fiori I fiori sono riuniti in racemi all'ascella delle foglie dei rametti giovani; il calice, foggiato a coppa, termina con quattro piccoli denti; la corolla, di colore bianco-avorio, e imbutiforme e divisa in quattro lobi ovali. Frutti Il frutto è una drupa carnosa di colore variabile da verde a rossastro a nero e con polpa carnosa; all'interno si trova un nocciolo ellittico. Dove si trova Esiste spontaneo nelle zone marine ed e ampiamente coltivato nella zona mediterranea, sporadicamente al nord e abbondantemente nel Centro-Sud. La droga Le foglie e la corteccia. Quando si raccoglie Le foglie si possono raccogliere tutto l'anno, la corteccia in febbraio-marzo o in ottobre-novembre, decorticando i rami eliminati con la potatura. Come si conserva Le foglie si essiccano all'ombra, la corteccia si divide in pezzi lunghi 5-10 centimetri e si fa seccare al sole o in ambiente riscaldato a temperatura non molto elevata; ambedue si conservano in sacchetti di carta o tela.
Principi attivi: Principi attivi: olio grasso (frutti), glucosidi, resine, fitosteroli, colina e oleuropeina (foglie). L'olio di oliva è un efficace e blando lassativo; una buona cura per chi soffre di emorroidi consiste nel prendere, al mattino, un cucchiaio di olio vergine; lo stesso olio è emolliente per uso esterno ed è un antidoto agli avvelenamenti da sostanze irritanti l'intestino. Le foglie dell'Olivo sono note come febbrifughe, astringenti e leggermente antisettiche; esse hanno anche un'azione ipoglicemizzante e una ipotensiva, confermata da studi moderni, che abbassa la pressione massima e tende ad equilibrare la minima entro i limiti fisiologici. Queste proprietà ne consigliano un uso prudente sotto controllo medico. Per uso esterno le foglie favoriscono la cicatrizzazione, proteggono e tonificano i vasi capillari, leniscono le emorroidi infiammate. Anche la corteccia ha proprietà febbrifughe, oggi superate da farmaci più efficaci. Uso interno: le foglie. Per l'ipertensione. Infuso - 3 g in 100 ml di acqua. Due tazzine al giorno. Tintura - 20 g in 100 ml di alcool a 20° (a macero per 5 giorni). Tre cucchiaini al giorno. Uso esterno: le foglie. Per lavare piaghe e ferite in casi di emergenza, per vasi superficiali dilatati, emorroidi. Decotto - 6 g in 100 ml di acqua. Fare lavaggi, applicare compresse sulle parti interessate. Uso cosmetico L'olio è un buon emolliente per pelli secche e mitiga gli eritemi solari. Le foglie di Olivo sono state oggetto di ricerche cosmetologiche, che hanno permesso di applicarne gli estratti contro diversi inestetismi della pelle.