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LE PIANTE OFFICINALI: Ulmus minor Miller

Famiglia: Ulmaceae

Volgare: Olmo

Siciliano: Ùrmu

Italiano: Olmo comune, Olmo dei campi

Francese: Orme champêtre

Tedesco: Ulm

Inglese: Common Elm

Spagnolo: Olmo comun


Proprietà officinali: Antinfiammatorie, Depurative, Diuretiche

Descrizione: Portamento E' un albero a foglia caduca con dimensioni variabili da quelle arbustive fino a 30 metri; ha una chioma arrotondata o conica formata da numerosi rami eretti o assurgenti; il tronco ha la corteccia fortemente suberificata e screpolata verticalmente; i rametti, coperti di peli da giovani, diventano glabri e suberosi già al secondo anno. Foglie Le foglie sono molto variabili, hanno un picciolo pubescente molto corto, sono ellittiche od obovali con la base dissimmetrica e l'apice acuminato; il margine è seghettato; la superficie superiore è ruvida per la presenza di peli corti e rigidi, quella inferiore è coperta da una tomentosità morbida; ciuffi di peli sono presenti all'attaccatura delle nervature secondarie su quella principale. Fiori I fiori si aprono in febbraio prima della comparsa delle foglie; sono rosso scuri e riuniti in mazzetti di 20-30 molto densi; ciascuno è formato da un involucro campanulato, diviso alla fauce in quattro-otto lobi, che contiene gli stami e l'ovario. Frutti Il frutto è una samara che si restringe a cuneo alla base mentre è incisa profondamente all'apice; è di colore giallastro con venature porporine. Dove si trova E' diffuso fino alla zona submontana nei boschi e, nella forma cespugliosa, lungo le siepi; è anche abbondantemente coltivato a scopo agricolo. La droga La corteccia. Quando si raccoglie La corteccia si ottiene, da rami di uno-due anni, in ottobre-novembre o in marzo; si incide con un coltello e si stacca in strisce che si dividono in pezzi lunghi una decina di centimetri. Come si conserva La corteccia si essicca al sole e si conserva quindi, ben secca, in sacchetti di carta o tela.

Principi attivi: Principi attivi: tannini, mucillagini, fitosteroli. L'Olmo viene impiegato dalla medicina popolare soprattutto per uso esterno. Fin dai tempi più antichi si sfruttavano le proprietà della corteccia per guarire le ferite e le ustioni e per fermare la caduta dei capelli. Attualmente i ricercatori ne hanno confermato talune proprietà e soprattutto la prerogativa di curare alcune malattie della pelle fra cui l'eczema, l' impetigine e le dermatosi in genere, foruncoli e pruriti. Alcuni autori suggeriscono altresì di coadiuvare il trattamento esterno di queste affezioni con una cura interna a base di decotti; questi ultimi vanno presi in forma molto diluita perché possono risultare scarsamente tollerati dall'intestino. Una vecchia ricetta suggerisce di fare un unguento con grasso di maiale e corteccia di Olmo. La corteccia è anche utile, per il suo contenuto in tannini e mucillagini, per lenire, mediante applicazioni locali del decotto, le infiammazioni e i pruriti delle emorroidi e delle mucose esterne (bocca, gola, zone intime). Uso interno: la corteccia. Come coadiuvante diuretico e depurativo. Decotto - 1 g in 100 ml di acqua. Due-tre tazzine al giorno. Uso esterno: la corteccia. Per pruriti e infiammazioni della pelle e delle mucose. Decotto - 5 g in 100 ml di acqua. Fare sciacqui, gargarismi, lavaggi, applicare compresse imbevute di decotto sulle parti interessate. Per herpes, eczema, emorroidi infiammate. Unguento - 10 g in 100 g di grasso di maiale. Scaldare a bagnomaria per un'ora, quindi eliminare la corteccia, filtrando a caldo per un passino fine. Spalmare l' unguento sulle parti interessate.