Famiglia: Solanaceae
Volgare: Peperoncino
Siciliano: Pìpi rùssu
Italiano: Peperone, Pepe rosso, Pepe d'India
Francese: Piment
Tedesco: Spanischer Pfeffer
Inglese: Spanish Pepper
Spagnolo: Pimiento
Proprietà officinali: Aromatizzanti, Coloranti, Revulsive, Stimolanti, Vitaminizzanti
Descrizione: Portamento E' una pianta erbacea annuale con radice a fittone; il fusto, eretto e alto fino a 80-100 cm, è semplice in basso e ramificato in alto; tutta la pianta è glabra. Foglie Le foglie, normalmente alterne, sono talvolta subopposte vicino alle ramificazioni; hanno un lungo peduncolo, sono semplici, ovali o lanceolate; la base ovale si restringe a cuneo nel picciolo, l'apice è acuminato, il margine è intero e leggermente ondulato. Fiori I fiori, isolati o in gruppi di due-tre all'ascella della ramificazione del fusto, hanno il picciolo arcuato e sono perciò inclinati; il calice è campanulato e termina alla fauce in cinque piccoli denti; la corolla, tubulare, è bianca o giallastra, raramente rosa o violetta; alla fauce si allarga in cinque o raramente sette lobi ovali-oblunghi; dal tubo della corolla sporgono i cinque stami con le antere violette. Frutti I frutti sono bacche di forma e dimensioni variabili: sono da rotonde e piccole a bislunghe, sottili o rigonfie, coniche o quadrangolari, gialle o rosse, più raramente bianche. All'interno sono contenuti numerosi semi bianco-giallastri e reniformi. Dove si trova Originario dell'America tropicale, venne importato in Europa dopo la scoperta dell'America ed è ora ampiamente coltivato sia nelle forme commestibili che in quelle piccanti usate come condimento. La droga I frutti. Quando si raccoglie I frutti si raccolgono in agosto-settembre staccandoli uno per uno oppure raccogliendo, alla fine della vegetazione, tutta la pianta. Come si conserva I frutti si essiccano in strati o si infilano in coroncine che si appendono all'ombra in luogo aerato, le piante si riuniscono in mazzi e si appendono ad asciugare; si conservano in vasi di vetro o porcellana.
Principi attivi: Principi attivi: vitamina C, capsaicina, vitamina B . Il Peperoncino è uno dei più noti condimenti della cucina mediterranea e orientale; viene utilizzato in quantità relativamente piccole per insaporire salse, condire carni, aromatizzare formaggi, conciare salumi aromatizzandoli e permettendone la conservazione. Questo impiego ha contemporaneo fondamento anche nelle proprietà che il Peperoncino ha, in giuste dosi, di stimolare e normalizzare i processi digestivi eccitando la secrezione gastrica. Per uso esterno il Peperoncino determina sulla pelle una sensazione di calore che dipende dalla stimolazione delle terminazioni nervose periferiche cui segue rossore e afflusso di sangue nella zona trattata. Viene perciò impiegato per ottenere cerotti e preparati revulsivi per il trattamento dei reumatismi, delle nevralgie, dei geloni. In soluzione, per mezzo di gargarismi, stimola l'apparato orofaringeo, fa tornare la voce e la schiarisce, migliora la nutrizione del cuoio capelluto. Benché apparentemente innocua e ben nota alle massaie, che la sanno giustamente dosare, questa pianta non è da usarsi in preparazioni a scopo medicamentoso; le mani sporche di Peperoncino, o la sua polverina, possono essere violentemente irritanti per gli occhi, per la bocca, per le mucose intime e per le pelli particolarmente delicate; cosi agiscono anche gli infusi e soprattutto le tinture. Dal Peperoncino si ricava invece, con raffinati procedimenti industriali, un innocuo colorante rosso, costituito da sostanze carotenoidi, di cui è autorizzato l'impiego nel campo alimentare; oltre ai carotenoidi il Peperoncino contiene anche molta vitamina C, che però va perduta durante i processi di essiccazione. Uso cosmetico Le proprietà rubefacenti del Peperoncino sono messe a profitto in lozioni capillari per richiamare sangue alle papille pilifere e quindi riattivarne alquanto la funzionalità.