Famiglia: Compositae
Volgare: Pilosella
Siciliano: Pilusèdda
Italiano: Orecchie di topo, Pelosetta, Erba setolina
Francese: Piloselle
Tedesco: Langhaariges Habichtskraut
Inglese: Mouse-ear
Spagnolo: Pelosilla
Proprietà officinali: Antinfiammatorie, Astringenti, Diuretiche, Febbrifughe
Descrizione: Portamento E' una pianta erbacea perenne con un rizoma strisciante da cui nascono una rosetta di foglie basali e diversi stoloni radicanti ai nodi: questi, più o meno lunghi, hanno foglie alterne sempre più piccole a mano a mano che ci si allontana dalla pianta; dalla rosetta spuntano gli scapi fiorali semplici, alti generalmente 10 centimetri circa e talvolta anche 30. Foglie Le foglie, riunite in una rosetta basale, hanno forma lanceolato-spatolata, hanno cioè la massima larghezza verso l'apice e non nella parte centrale; il margine è intero, raramente è inciso da alcuni denti; la superficie superiore è verde e ha alcuni peli setolosi molto lunghi, quella inferiore è grigiastra o bianca per la presenza di un fitto tomento composto da peli stellati e peli setolosi. Fiori I fiori sono riuniti in un capolino singolo all'apice dello scapo; il capolino è racchiuso da un involucro formato da numerose brattee lanceolato-acute con peli ghiandolari e peli stellati; i fiori hanno tutti la corolla prolungata in una ligula gialla talvolta soffusa di rosso (soprattutto in quelli esterni). Frutti Il frutto è un achenio cilindrico con l'apice tronco e la superficie laterale striata; ha un pappo composto da setole semplici di colore bianco sporco. Dove si trova Cresce dal mare alla regione alpina di tutta Italia (sulle Alpi raggiunge i 3000 metri); è frequente nei luoghi erbosi, ma si trova anche nei boschi. La droga La porzione aerea della pianta. Quando si raccoglie La pianta si raccoglie da maggio ad agosto recidendola al colletto ed eliminando le foglie gialle. Come si conserva Il materiale, disposto in strato sottile, si essicca all'ombra in luogo aerato, rimuovendolo spesso; si conserva in sacchetti di carta o tela.
Principi attivi: Principi attivi: tannini, mucillagini, resine, idrossicumarina. La Pilosella ha una solida tradizione popolare come astringente, antiemorragico, vulnerario. Nei secoli passati è stata usata come valido presidio nei casi di emorragie interne ed esterne a seguito di traumi, malattie polmonari, metrorragie, gravi irritazioni intestinali. Tali prerogative sono oggi superate da moderne sostanze medicinali, che però lasciano spazio alla Pilosella per altri interventi. Infatti è stato provato che la pianta è un rimedio specifico per le febbri ondulanti di origine infettiva, grazie a una particolare azione antibiotica, quali la brucellosi e la melitense. La Pilosella è inoltre un efficace diuretico utile per favorire, assieme all'acqua in eccesso, l'eliminazione di cloruri e acido urico, e viene perciò reputata utile ai nefritici, ai cardiaci, ai gottosi e alle persone influenzate. Per uso esterno la pianta esercita una buona azione astringente e antinfiammatoria cutanea su foruncoli, desquamazioni, lievi scottature; è inoltre usata come presidio di emergenza su piccole ferite e abrasioni. Uso interno: la porzione aerea della pianta. Come diuretico e febbrifugo. Infuso - 2 g in 100 ml di acqua. A tazzine. Uso esterno: la porzione aerea della pianta. Come astringente della cute e detergente di emergenza. Infuso (o decotto) - 8 g in 100 ml di acqua. Fare lavaggi e impacchi, con compresse imbevute di infuso, sulle parti interessate. Uso cosmetico Una manciata di sommità fiorite nell'acqua del bagno fortifica e tonifica la pelle stanca e irritata dal sole e dal vento.