Famiglia: Polygalaceae
Volgare: Poligala
Siciliano: Erva fitùsa
Italiano: Poligala comune, Bozzolina
Francese: Polygala vulgaire
Tedesco: Gemeine Kreuzblume
Inglese: Milkwort
Spagnolo: Poligala comun
Proprietà officinali: Espettoranti, Sudorifere, Tossifughe
Descrizione: Portamento E' una pianta erbacea vivace con un rizoma più o meno cilindrico e lignificato; i fusti sono semplici o raramente ramificati, la porzione basale è prostrata sul terreno, quella media è ascendente e la parte terminale è eretta; i fusti, lunghi da pochi centimetri fino a 30-40, hanno la superficie pubescente. Foglie Le foglie sono alterne; quelle inferiori, ravvicinate fra loro, sono obovali, ristrette a cuneo alla base e hanno l'apice arrotondato; quelle inserite nella parte superiore del fusto, molto più rade, sono lanceolato-lineari, cuneate alla base e acute all'apice; la superficie è glabra o quasi. Fiori I fiori, raccolti in racemi all'apice dei rami, hanno un piccolo peduncolo che nasce all'ascella di una brattea; il calice è composto da cinque sepali: i tre esterni sono piccoli e verdastri, i due più interni, detti ali, sono ovali, grandi come la corolla e dello stesso colore di questa (il colore varia da rosso porporino a violaceo o, più comunemente, azzurro); i petali sono tre: due superiori oblunghi e uno inferiore munito di un'appendice sfrangiata. Frutti Il frutto è una capsula oblunga, racchiusa fra i sepali persistenti, divisa internamente in due logge contenenti ciascuna uno o due semi pelosetti. Dove si trova Cresce dal mare alla regione alpina; è comune al nord e sporadica nel centro-sud; preferisce i luoghi erbosi ma si trova anche nei boschi aperti. La droga La radice. Quando si raccoglie La radice si raccoglie sradicando la pianta in settembre; si pulisce dalla terra e si elimina la parte aerea, cioè i fusti con le foglie. Come si conserva La radice si essicca al sole e si conserva in sacchetti di carta o tela.
Principi attivi: Principi attivi: l'eteroside gaulterina, poligalina, mucillagini. La gaulterina idrolizzandosi libera salicilati di metile. La Poligala nostrale è una delle piante più efficaci per la cura della tosse. La specie maggiormente utilizzata in molte preparazioni e specialità farmaceutiche è quella 'virginiana', originaria dell'America e oggi coltivata anche in Europa: a livello di utilità non esistono però differenze sensibili fra la specie americana e quella nostrana. La droga è costituita dalla radice, ma per l'uso domestico è possibile utilizzare la pianta intera. Il decotto di Poligala è utile come espettorante nelle bronchiti, calma gli stimoli della tosse, della tosse convulsa e della pertosse, fluidifica e aumenta le secrezioni bronchiali e salivari, attenua gli eccessi di asma bronchiale. Le saponine che determinano l'attività della droga e che favoriscono la fluidificazione dei secreti bronchiali possono dare, a dosi elevate, irritazione gastrica e determinare vomito, sudorazione, diarrea. La differenza fra le dosi utili e quelle emetiche è abbastanza ampia e tale da permetterne l'uso, in preparati farmaceutici, anche ai bambini. L'uso domestico della Poligala nostrana va fatto da persone esperte e precise e con l'approvazione del medico; essa è da escludere in tutti i casi di disturbi gastrici. Alla Poligala vengono tradizionalmente attribuite anche proprietà sudorifere, diuretiche e colagoghe, di cui però non conviene tenere conto a fronte delle specifiche proprietà pettorali. Uso interno: la radice (o la pianta intera). Per la tosse e la pertosse. Infuso - 10 g in 100 ml di acqua (aggiungere eventualmente un pizzico di Altea e di Liquirizia). Un cucchiaino o un cucchiaio più volte al giorno secondo il parere del medico. Tintura - 20 g in 100 ml di alcool a 60° (a macero per 10 giorni). Da mezzo cucchiaino a un cucchiaino più volte al giorno.