Famiglia: Rosaceae
Volgare: Prugno
Siciliano: Prùnu
Italiano: Susino, Pruno
Francese: Prunier
Tedesco: Pflaumenbaum
Inglese: Plum-tree
Spagnolo:
Proprietà officinali: Astringenti, Dissetanti, Emollienti, Regolatrici intestinali, Rinfrescanti, Vitaminizzanti
Descrizione: Portamento E' un arbusto o un albero a foglie caduche, alto fino a 10 metri, molto ramificato con rametti glabri o sparsamente pelosi solo nel primo anno; la corteccia è bruno-nerastra e lucida nei rami giovani poi screpolata e suberificata nei rami vecchi e nel tronco. Foglie Le foglie sono alterne sui rami lunghi e riunite in ciuffi nei rametti corti, hanno un picciolo abbastanza lungo, sono ovali o ellittiche, ristrette a cuneo alla base e acuminate all'apice; il margine è dentellato, la superficie è pubescente nelle foglie giovani, in quelle adulte la pagina inferiore resta pelosa mentre la superiore diventa glabra. Fiori I fiori, riuniti in fascetti, hanno dei lunghi peduncoli glabri; il calice è formato da cinque sepali lanceolati e pubescenti specialmente all'interno; i cinque petali sono bianchi, obovati con la base cuneata e l'apice tondeggiante. Frutti Il frutto è una drupa rotonda od oblunga, di colore verde, rosso o violaceo scuro, con la superficie pruinosa per la presenza di uno strato ceroso; la polpa, carnosa, contiene un nocciolo con un solo seme. Dove si trova Originario dell'Asia, e coltivato in Europa da tempi remoti; si trova qua e là subspontaneo nei boschi della zona submontana. La droga La corteccia e i frutti. Quando si raccoglie La corteccia si raccoglie in febbraio-marzo da rami di almeno due-tre anni; i frutti si raccolgono, a seconda delle varietà, da luglio a settembre. Come si conserva La corteccia si essicca al sole e si conserva in sacchetti di carta o tela; i frutti si utilizzano freschi, se ne fanno marmellate oppure si essiccano al sole o in forno e si conservano in scatole di legno.
Principi attivi: Principi attivi: acidi organici, sostanze pectiche, vitamine (nei frutti); tannini, sostanze amare (nella corteccia). I frutti del Prugno sono un ottimo alimento dissetante, ricco di zuccheri, vitamine e sali minerali. Allo stato secco, crudi o cotti, sono un buon complemento dietetico per i bambini, le persone anziane, deboli e convalescenti. Contemporaneamente, grazie all'elevato contenuto in pectine e fibre vegetali che aumentano la massa fecale, stimolano la motilità intestinale e ne assorbono le tossine, essi esercitano un'azione leggermente lassativa. Per meglio sfruttare queste proprietà, specialmente quando non è utile dare al soggetto un forte apporto zuccherino, conviene scartare l'acqua di cottura e mangiare la sola polpa, che resta cosi un concentrato di pectine. Le prugne hanno anche un'attività colagoga che facilita l'assimilazione del cibo e l'eliminazione delle scorie intestinali. Per uso esterno la polpa delle prugne fresche e ben mature ha applicazione cosmetica in maschere vitaminizzanti, vellutanti, acidificanti, emollienti per pelli secche e irritabili. La corteccia è astringente e febbrifuga ed utile soprattutto per le febbri intermittenti. I semi del Prugno sono velenosi. Uso interno: i frutti secchi. Per regolare le funzioni intestinali. Polpa -Ammollare le prugne secche snocciolate per 12 ore in acqua fredda. Cuocerle in acqua per un'ora, scartare il succo ottenuto e ripetere l'operazione di cottura altre due volte. Consumare la polpa ottenuta da circa 10 prugne. Uso interno: la corteccia. Come coadiuvante negli stati febbrili. Decotto - 2 g in 100 ml di acqua. Una-due tazzine al giorno.