Famiglia: Rosaceae
Volgare: Prugnolo
Siciliano: Prùnu sarbàggiu, Atrìgnolu sarbàggiu, Atrìgna
Italiano: Pruno selvatico, Prugnolo,
Francese: Prunellier
Tedesco: Schlehbusch
Inglese: Wild-plum
Spagnolo:
Proprietà officinali: Antinfiammatorie, Astringenti
Descrizione: Portamento E' un arbusto a foglie caduche alto fino a 3-4 metri; si presenta normalmente sotto forma di cespuglio con il fusto ampiamente ramificato; i rami giovani sono pubescenti e hanno numerosi rametti laterali corti e terminati da una spina; la corteccia dei rami è lucida e di colore cenere scuro, quella del tronco è appena fessurata e nerastra. Foglie Le foglie, alterne sui rametti, hanno il picciolo corto e spesso peloso, sono ellittiche o allungato-obovate, la base è gradatamente ristretta a cuneo, l'apice è ottuso o arrotondato, il margine è seghettato; la superficie superiore è verde scura e opaca, quella inferiore, normalmente pelosa, da adulta diviene spesso glabra salvo lungo la nervatura mediana. Fiori I fiori, isolati, hanno un peduncolo glabro; il calice ha cinque sepali triangolari-ovati, la corolla è composta da cinque petali bianchi ovali-oblunghi, rotondi all'apice e ristretti a cuneo alla base; gli stami, numerosi, hanno antere gialle o rossastre. Frutti Il frutto è una drupa rotonda blu-nerastra con la superficie abbondantemente pruinosa; la porzione carnosa è verdastra e aderisce al nocciolo che è piccolo, subrotondo e compresso lateralmente. Dove si trova Cresce dai mare alla zona montana di tutta Italia nei boschi e soprattutto nelle siepi. La droga I fiori e la corteccia. Quando si raccoglie I fiori si raccolgono, appena schiusi, in marzo-aprile, la corteccia in primavera o in autunno staccandola da rami non molto vecchi. Come si conserva I fiori si essiccano all'ombra in strato molto sottile e si conservano in recipienti di vetro o porcellana al riparo dalla luce; la corteccia si essicca al sole e si conserva in sacchetti di carta o tela.
Principi attivi: Principi attivi: tannini, sostanze amare (nella corteccia). I frutti del Prugno spinoso, fortemente aciduli e astringenti, sono, come tutti i frutti dal gusto 'acerbo', particolarmente graditi ai ragazzi ai quali converrà suggerire una estrema moderazione. Ben maturi, i frutti vengono utilizzati per produrre liquori casalinghi dal gradevole aroma. La corteccia viene tradizionalmente usata come astringente e febbrifugo; in pratica, se ne fa un uso esterno in decotti con proprietà fortemente astringenti per la pelle e per le mucose della bocca e per le estremità sudate. Anche dei fiori si fa un uso tradizionale mediante infusi con proprietà digestive, lassative e depurative; tuttavia anche questo uso è da considerare con cautela poiché la loro composizione non è stata perfettamente chiarita. Tutte le parti della pianta vanno usate con l'autorizzazione e i suggerimenti del medico. Uso esterno: la corteccia. Come astringente cutaneo e delle mucose. Decotto 5 g in 100 ml di acqua. Fare lavaggi e bagni parziali.