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LE PIANTE OFFICINALI: Quercus robur L.

Famiglia: Fagaceae

Volgare: Quercia

Siciliano: Agghiànnara, Gghiànna, Cerza, Rrùvulu

Italiano: Farnia, Quercia ghiandina, Rovere

Francese: Chêne Rouvre

Tedesco: Traubeneiche

Inglese: Chesnut-tree

Spagnolo: Roble


Proprietà officinali: Antinfiammatorie, Antisettiche, Astringenti

Descrizione: Portamento E' un albero a foglia caduca, alto fino a 20-30 metri, con una chioma larga irregolare e con rami robusti; la corteccia dei rami giovani è liscia e di colore grigio lucente; a mano a mano che i rami invecchiano la corteccia si fa meno lucente e poi si screpola quella del tronco è abbondantemente suberificata con numerose fenditure longitudinali. Foglie Le foglie hanno un picciolo molto corto, sono obovate e variamente incise in lobi; questi possono essere a loro volta incisi in lobi più piccoli; le foglie sono coriacee e di consistenza quasi pergamenacea, da giovani sono pubescenti, poi la superficie superiore diventa glabra mentre quella inferiore rimane coperta da piccoli peli stellati. Fiori I fiori sono separati: quelli maschili sono inseriti su degli amenti penduli, hanno un involucro diviso in cinque lobi lineari e otto stami con antere giallo-brune; i femminili, in numero di due-cinque, sono anch'essi inseriti su un peduncolo pendulo e sono formati da numerose brattee che avvolgono l'ovario. Frutti Il frutto è un achenio, detto ghianda, di forma e dimensioni variabili da sferico a ovale-oblungo; è racchiuso alla base dalle brattee del fiore che, accrescendosi, formano una coppetta detta cupola. Dove si trova Cresce dal mare alla zona montana; forma boschi da sola o mista ad altre specie ed è anche coltivata. La droga La corteccia. Quando si raccoglie La corteccia si raccoglie in primavera o in autunno dai rami giovani staccandola con un coltello: si praticano due incisioni anulari distanti 10 cm l'una dall'altra e si uniscono con una longitudinale. Come si conserva I pezzi di corteccia si fanno essiccare al sole e si conservano in sacchetti di carta o tela.

Principi attivi: Principi attivi: tannini, acido gallico, sostanze amare, piccole quantità di materie pectiche e resine. La parte della Quercia più usata a scopo medicamentoso è costituita dalla corteccia, tuttavia anche altre parti della pianta hanno utili proprietà a scopi salutari, domestici e industriali. Le ghiande sono un ottimo alimento per i suini, il legno di talune varietà viene utilizzato per costruire botti dove invecchiare i distillati alcoolici, le galle (che sono escrescenze tondeggianti che si formano sui rami a seguito della puntura di insetti) si usano per fare inchiostri e conciare pelli. Nell'antichità la corteccia ha costituito un utile presidio contro le emorragie e gli avvelenamenti. Oggi i decotti di corteccia sono utili, per uso interno, nelle diarree e nelle febbri intermittenti come coadiuvante domestico del chinino e altre sostanze febbrifughe. Per uso esterno la corteccia mitiga le infiammazioni della bocca, della gola e delle emorroidi, rassoda le gengive, attenua l'eccessiva sudorazione dei piedi e delle ascelle, deterge le zone intime arrossate, tonifica e pulisce il cuoio capelluto grasso e con forfora. Uso interno: la corteccia. Per le infiammazioni intestinali e le diarree. Decotto (tisana) - 1 g in 100 ml di acqua. Due - tre tazzine al giorno. Tintura vinosa - 2 g in 100 ml di vino rosso (a macero per 7 giorni). Tre-quattro cucchiai al giorno. Uso esterno: la corteccia. Per le irritazioni delle gengive, delle emorroidi e in generale della pelle e delle mucose, per i capelli grassi e le estremità sudate. Decotto - 3 g in 100 ml di acqua. Fare sciacqui, gargarismi e lavaggi, applicare compresse imbevute di decotto sulle parti interessate.