Famiglia: Onagraceae
Volgare: Rapunzia
Siciliano:
Italiano: Enagra, Blattaria virgiliana, Enotera
Francese: Oenothère, Onagre, Oenothera
Tedesco:
Inglese:
Spagnolo:
Proprietà officinali: Antinfiammatorie, Antispasmodiche, Sedative, Tossifughe
Descrizione: Portamento E' una pianta erbacea biennale; nel primo anno produce una rosetta di foglie fra le quali, nel secondo anno, si erge il fusto, alto fino a 150 cm e coperto da peli semplici lunghi e lucenti a cui sono frammisti corti peli ghiandolari. Foglie Le foglie basali, riunite in rosetta, hanno un lungo picciolo, sono oblungo-ovali e pelose, hanno il margine da intero a dentellato e spesso ondulato, la superficie è sovente punteggiata da macchioline rosse; le foglie del fusto sono alterne, hanno un picciolo corto o sono sessili, sono oblungo-lanceolate e si restringono a cuneo alla base. Fiori L'infiorescenza è un racemo che si allunga durante la fioritura; i fiori sono inseriti all'ascella di brattee simili alle foglie ma più piccole; il calice tubulare termina in quattro lobi ovali-lanceolati e ripiegati all'indietro; la corolla è composta da quattro petali gialli più larghi che lunghi. Frutti Il frutto è una capsula subcilindrica che a maturità si apre per il lungo in quattro pezzi; contiene numerosi semi irregolari grigi o marrone scuro. Dove si trova Originaria dell'America boreale, si è naturalizzata in Europa fin dai primi anni del 1600; cresce dal mare alla regione submontana specialmente al nord ed è sporadica al centro-sud; si trova specialmente lungo le spiagge, sugli argini e nei greti dei fiumi. La droga Le sommità fiorite. Quando si raccoglie Le sommità fiorite si raccolgono in giugno-luglio all'inizio della fioritura e prima della fruttificazione, recidendo gli steli 10-20 cm sotto i fiori. Come si conserva Le sommità si essiccano in strato sottile all'ombra rimuovendole spesso; si conservano in sacchetti di carta o tela.
Principi attivi: Principi attivi: fitosteroli, mucillagini, tannini, resine. La Rapunzia è soprattutto nota come pianta ornamentale e infestante, ma ha anche alcune proprietà medicamentose. La tradizione popolare e talune moderne verifiche la fanno reputare utile nelle affezioni che provocano spasmi e dolori dello stomaco, del piloro e dell'intestino, e in genere nelle enteriti e gastroenteriti; viene inoltre impiegata nelle dispepsie e nei disturbi che dipendono da scarsa funzionalità epatica. Queste proprietà sono attribuite alla radice, di cui non è nota tuttavia la completa composizione chimica e il meccanismo d'azione. Alle sommità fiorite si attribuiscono proprietà sedative degli spasmi bronchiali, della tosse e della pertosse per uso interno, antinfiammatorie per uso esterno. Quest'ultima proprietà è senz'altro la più utile e sicura. Uso interno: le sommità fiorite. Per la tosse. Infuso - 2 g in 100 ml di acqua. Due-tre tazzine al giorno, a cucchiai. Uso esterno: le sommità fiorite. Come emolliente e antinfiammatorio. Decotto - 6 g in 100 ml di acqua. Fare lavaggi, applicare compresse imbevute di decotto sulle parti interessate.