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LE PIANTE OFFICINALI: Papaver rhoeas L.

Famiglia: Papaveraceae

Volgare: Rosolaccio

Siciliano: Paparìna, Papàuru

Italiano: Papavero comune, Pittadonne

Francese: Coquelicot

Tedesco: Klatschmohn, Klatschrose

Inglese: Red Poppy

Spagnolo: Amapola, Ababol


Proprietà officinali: Coloranti, Espettoranti, Sedative, Tossifughe

Descrizione: Portamento E' una pianta erbacea annuale con una radice biancastra a fittone da cui partono diverse radichette laterali; dapprima produce una rosetta di foglie dalla quale si innalzano poi i fusti, alti fino a 80 cm, coperti da lunghi peli setosi e patenti, cioè rivolti più o meno orizzontalmente. Foglie Le foglie basali formano una fitta rosetta, hanno contorno lanceolato o ellittico-allungato, sono pennato- o bipennatosette, le incisioni sono irregolari, il margine è dentato, l'apice è acuto, la base si restringe in un lungo picciolo; le foglie del fusto sono più semplici, sessili ma non amplessicauli; tutte le foglie sono pelose per peli setosi e morbidi. Fiori I fiori sono solitari su lunghi peduncoli che partono dall'apice del fusto e dall'ascella delle foglie prima della fioritura i boccioli sono penduli; il calice è composto da due sepali che cadono alla fioritura, la corolla ha quattro petali tondeggianti o più larghi che lunghi, di colore rosso vivo e spesso provvisti di una macchia porpora-nerastra alla base; gli stami sono numerosi e di colore quasi nero. Frutti Il frutto è una capsula ovale-oblunga, con un disco ondulato nella parte superiore, che a maturità si apre con dei fori appena sotto il disco; contiene numerosi semi bruno-nerastri. Dove si trova Cresce fino alla zona submontana nei luoghi erbosi e nei campi, in special modo in quelli di grano. La droga I petali. Quando si raccoglie I petali si raccolgono alla fioritura, in maggio-luglio, staccandoli delicatamente. Come si conserva I petali si essiccano all'ombra, rimuovendoli con delicatezza, e si conservano in recipienti di vetro o porcellana al riparo dalla luce.

Principi attivi: Principi attivi: l'alcaloide readina, tannini, mucillagini. Il Rosolaccio, o Papavero rosso, ricorda immediatamente il più impegnativo e pericoloso Papavero sonnifero da cui si ricavano l'oppio e i suoi derivati tanto utili e altrettanto dannosi all'umanità. Il Rosolaccio è da considerare innocuo, tanto più che di esso si usano i petali e non le capsule. Ciò non esime naturalmente da particolari cautele nell'uso domestico della pianta. Gli infusi di petali di Rosolaccio vengono indicati come blandi sedativi atti a conciliare il sonno, soprattutto ai bambini e agli anziani; a queste preparazioni si attribuiscono inoltre le proprietà di calmare la tosse, in particolare la pertosse, e l'asma bronchiale, favorire l'espettorazione, sedare i dolori di ventre. Il Rosolaccio va utilizzato solo al momento della necessita e secondo le prescrizioni del medico; una particolare cautela deve essere adottata nei riguardi dei bambini. Le proprietà coloranti del Rosolaccio sono dovute principalmente alla presenza, nei petali, di antociani dal colore rosso vinoso che in passato sono stati sfruttati dalle donne per truccare le labbra e le guance. In mancanza di precise conoscenze di ordine chimico e farmacologico, le capsule del Rosolaccio non vanno assolutamente adoperate. Uso interno: i petali. Per conciliare il sonno. Infuso - 5 g in 250 ml di acqua. A cucchiai (regolandoli in funzione del peso corporeo). Tintura - 20 g in 100 ml di alcool a 20° (a macero per 5 giorni). A cucchiaini (regolandoli in funzione del peso corporeo). Uso cosmetico Recenti studi hanno dimostrato l'azione calmante e antinfiammatoria degli estratti di fiori di Rosolaccio nelle eritrosi e nei rossori della pelle.