Famiglia: Salicaceae
Volgare: Salice bianco
Siciliano: Sàlici jàncu
Italiano: Vetrice bianco
Francese: Saule blanc
Tedesco: Silberweide, Falber,
Inglese: White Willow, Sallow tree
Spagnolo: Sauce blanco
Proprietà officinali: Analgesiche, Antinevralgiche, Antireumatiche, Astringenti, Febbrifughe, Sedative
Descrizione: Portamento E' un albero a foglia caduca, alto fino a 20 metri, con chioma larga e tronco robusto dalla corteccia suberificata e fessurata longitudinalmente; i rami sono flessibili ma robusti; i rametti giovani, talvolta penduli, sono pubescenti con le gemme di colore bruno-rossastro anch'esse pelosette. Foglie Le foglie, alterne, hanno il picciolo molto breve, variano da oblunghe a lanceolato-allungate, hanno la base ristretta a cuneo e l'apice lungamente acuminato; ambedue le superfici delle foglie giovani sono pubescenti e lucenti, divengono più o meno glabre da adulte tranne nella pagina inferiore e specialmente lungo le nervature; il margine è dentellato e ogni dente possiede una ghiandola al suo apice. Fiori I fiori sono separati: i maschili sono riuniti in amenti inseriti all'estremità di piccoli rametti con delle foglie ridotte, gli amenti femminili sono più corti; i fiori maschili hanno due ghiandole che producono nettare, quelli femminili ne hanno una. Frutti Il frutto è una capsula conica più o meno sessile con la superficie liscia e glabra; a maturità si apre in due valve e lascia uscire numerosi semi ricoperti da una folta tomentosità bianco-argentea. Dove si trova Cresce dal mare alla zona montana di tutta Italia; si trova frequentemente lungo i corsi d'acqua ed è anche abbondantemente coltivato. La droga La corteccia dei rami. Quando si raccoglie La corteccia si raccoglie in ottobre-novembre, alla caduta delle foglie, da rami di due-tre anni: si incide con il coltello, si strappa quindi con le mani e si taglia in piccoli pezzi. Come si conserva La corteccia si essicca all'ombra in luogo arieggiato e si conserva in sacchetti di carta o tela.
Principi attivi: Principi attivi: tannini, resine, l'eteroside salicoside. Il Salice bianco contiene glucosidi dell'alcool salicilico e derivati analoghi che sono sostanze terapeuticamente utili per gli stati febbrili, i dolori reumatici e muscolari, la sintomatologia influenzale, i disturbi della gotta. La corteccia dei rami è anche utile per favorire la normalizzazione dell'iperacidità gastrica e dello squilibrio della secrezione di enzimi digestivi che conducono all'eliminazione di cibo non perfettamente digerito. I preparati di Salice bianco possono dar luogo a disturbi gastrici e a eruzioni cutanee. Per uso esterno, in conseguenza dell'elevato contenuto in tannini, la corteccia esercita una forte azione astringente sulla pelle e sulle mucose infiammate e favorisce la cicatrizzazione delle ferite. Bagni e pediluvi con decotti diluiti di Salice bianco sono tradizionalmente impiegati per sedare i dolori reumatici e conciliare il sonno. Uso interno: la corteccia. Per gli stati febbrili, i dolori reumatici, i disturbi della digestione. Polvere - 3-4 g al giorno in un'ostia o stemperati in poca acqua. Decotto - 2 g in 100 ml di acqua. Due-tre tazze al giorno. Tintura - 20 g in 100 ml di alcool a 20° (a macero per 10 giorni). Due-tre cucchiai al giorno. Tintura vinosa - 5 g in 100 ml di vino bianco (a macero per 10 giorni). Un bicchierino prima dei pasti. Uso esterno: la corteccia. Per i dolori reumatici e l'insonnia. Decotto - 5 g in 100 ml di acqua. Fare pediluvi di decotto diluito per l'insonnia; bagni e impacchi con la corteccia polverizzata.