Famiglia: Compositae
Volgare: Santolina
Siciliano: Canfurèdda, Canfarèdda, Virmùzzi
Italiano: Crespolina, Erba gatta
Francese: Santoline
Tedesco: Cypressenkraut
Inglese: Lavander-cotton, Garden-cypress
Spagnolo: Abrotano hembra, Cipresillo
Proprietà officinali: Amaricanti, Antipruriginose, Digestive, Purificanti
Descrizione: Portamento E' una pianta suffruticosa con la base lignificata e i fusti erbacei eretti alti fino a 60 cm; questi, ampiamente ramificati alla base, sono poi diritti e semplici, quindi ramificati nell'infiorescenza, e sono spesso forniti di fascetti di foglie ascellari; tutta la pianta emana un forte odore ed è più o meno tomentosa: si va da piante bianche per l'abbondanza di peli a piante verdastre che sono quasi glabre. Foglie Le foglie sono carnosette, hanno contorno oblungo-lineare e sono pennate; dalla rachide lineare partono numerosi lobetti cilindrici o clavati diretti in tutte le direzioni, per cui la rachide ne risulta circondata; la forma, la pelosità e la quantità dei lobi è molto differente a seconda delle varietà. Fiori L'infiorescenza è data da capolini solitari all'apice di un lungo peduncolo provvisto di foglie solo nella parte inferiore; il capolino è circondato da due serie di brattee oblungo-lineari; i fiori sono gialli o verdicci: quelli periferici sono femminili e hanno spesso una piccola ligula, quelli centrali sono maschili. Frutti Il frutto è un achenio oblungo-compresso, con le due estremità arrotondate e senza pappo. Dove si trova Cresce in Italia nella zona mediterranea e montano-alpina; si trova nei luoghi sassosi aridi, specialmente nell' Italia meridionale, ed è anche coltivata. La droga Le sommità fiorite e i capolini. Quando si raccoglie Le sommità fiorite si raccolgono in giugno-luglio quando la maggior parte dei capolini è fiorita, recidendo la pianta 10 cm circa sotto i fiori più bassi; i capolini si raccolgono nello stesso periodo. Come si conserva Ambedue le parti della pianta si essiccano disposte in strato sottile all' ombra in luogo aerato; si conservano in recipienti di vetro o porcellana.
Principi attivi: Principi attivi: olio essenziale (contenente principalmente il chetone santolinone), tannini e sostanze amare. La Santolina è una pianta tipicamente mediterranea; benché botanicamente affine all' Assenzio, non ha le caratteristiche aromatiche e amaricanti complessivamente gradevoli di quest'ultimo. La tradizione popolare indica la polvere delle sommità fiorite come efficace vermifugo contro tenie, ascaridi e ossiuri; attribuisce inoltre alla pianta la fama di promuovere e regolare il ciclo mestruale. L'utilizzazione della Santolina sotto il precedente profilo e' impegnativa e richiede imperativamente la supervisione del medico. Altre utili prerogative della pianta, che possono essere impiegate con minor impegno tra le pareti domestiche, sono quelle toniche e digestive, collegate al netto sapore amaro, e quelle antispasmodiche intestinali sfruttabili a livello di coadiuvante in forma di tisana. Per uso esterno la Santolina viene utilizzata per lavare e purificare la pelle e la zona oculare, togliere il prurito e mitigare le punture degli insetti, Da questa pianta si ricava un'essenza utile in profumeria; benché l'odore non sia a tutti gradevole, la porzione aerea della pianta viene utilizzata per tenere lontani tarme e altri insetti dagli indumenti e dalla biancheria. Uso interno: le sommità fiorite Per aiutare la digestione. Infuso (tisana) - 1 g in 100 ml di acqua. Una o due tazzine all'occorrenza. Uso esterno: le sommità fiorite Per togliere il prurito e mitigare le punture gli insetti. Succo o polpa (della pianta fresca). Applicare sulla zona interessata.