Famiglia: Crassulaceae
Volgare: Semprevivo
Siciliano: Erva di rrisìpula
Italiano: Guardacasa, Erva da calli
Francese: Joubarbe des toits
Tedesco: Hauswurz
Inglese: House-leek
Spagnolo: Siempreviva mayor
Proprietà officinali: Antinfiammatorie, Astringenti, Emollienti, Rinfrescanti
Descrizione: Portamento E' una pianta erbacea perenne formata da numerose rosette di foglie da cui si originano stoloni che producono altre rosette: si forma perciò un ammasso di rosette, poste una vicino all'altra, che copre le rocce su cui la pianta normalmente vive; le singole rosette vivono alcuni anni, producono quindi il fusto fiorale, alto 20-30 cm, e poi muoiono; il fusto è coperto da brattee che nella porzione superiore sono peloso-ghiandolose. Foglie Le foglie, tutte basali e densamente agglomerate a formare una rosetta, sono di consistenza carnosa e obovali-lanceolate con l'apice ristretto a cuneo e terminato da una punta sottile; sono verdi con la base biancastra e l'apice soffuso di rosso; il margine possiede dei peli sottili ma rigidi, il resto è completamente glabro; le foglie del fusto, trasformate in brattee, sono pelosette su ambedue le facce. Fiori I fiori sono riuniti in un corimbo terminale; il calice è formato da sepali sottili e verdastri, la corolla da altrettanti petali lanceolato-acuminati rossi o rosati; i sepali e i petali sono normalmente dodici ma possono variare da dieci a diciotto; il numero degli stami è il doppio di quello dei petali. Frutti Il frutto è dato da tanti follicoli, che sono specie di capsule che si aprono per una fenditura laterale, quanti erano i petali. Dove si trova Cresce dal mare alla zona alpina nei luoghi asciutti; è anche coltivato come pianta ornamentale. La droga Le foglie fresche. Quando si raccoglie Le foglie si raccolgono in luglio-agosto, staccando dalle rosette quelle esterne ed evitando quelle ingiallite e quelle interne troppo giovani. Come si conserva Le foglie si usano solamente fresche.
Principi attivi: Principi attivi: acidi organici (tra cui la vitamina C), tannini, resine, mucillagini. Questa pianta, che riesce a sopravvivere anche sui tetti nelle peggiori condizioni di clima e di nutrizione, aveva colpito la fantasia degli antichi che la vollero cara a Giove e dotata della proprietà di tenere lontani fulmini e incendi. La droga è costituita dalle foglie fresche, che taluni utilizzano per via interna come diuretico e come astringente intestinale; questo uso è tuttavia poco sicuro poiché, a dosi elevate, si possono avere fenomeni di vomito e diarrea. L'utilizzazione più appropriata è quella esterna utile su molti disturbi della pelle e delle mucose. La polpa o il succo vengono applicati sui calli e sui duroni per ammollarli e favorirne l'estirpazione, leniscono ustioni, scottature e irritazioni dovute a punture di api e di vespe, guariscono, mediante pennellature, piccole infiammazioni ulcerative della bocca, leniscono disturbi emorroidali di lieve entità. Analogamente decotti diluiti di Semprevivo vengono reputati utili per le infiammazioni degli occhi e della congiuntiva, ma questo uso è da considerare troppo delicato e insicuro. Uso esterno: le foglie. Per calli e duroni. Polpa - Applicare quotidianamente sulle parti tenendo a contatto il più possibile. Per punture di insetti e piccole scottature. Polpa - Frizionare leggermente la parte interessata. Per infiammazioni della pelle e delle mucose. Decotto - 5 g in 100 ml di acqua. Fare sciacqui, gargarismi, lavaggi, applicare compresse. Uso cosmetico Nella cosmesi popolare si usa la parte aerea del Semprevivo in impacchi contro i pruriti, le infiammazioni con rossori della pelle e per far scomparire i foruncoli.