Famiglia: Cruciferae
Volgare: Senape bianca
Siciliano: Sinàpi d'ortu
Italiano: Ruchettone
Francese: Moutarde blanche
Tedesco: Weisser Senf, Mustart
Inglese: White mustard
Spagnolo: Mostaza blanca
Proprietà officinali: Aromatizzanti, Digestive, Lassative, Rubefacenti, Stimolanti
Descrizione: Portamento E' una pianta erbacea annuale con radice a fittone; il fusto, semplice in basso e ramificato in alto, è alto da 30 a 60 cm e raggiunge talvolta il metro nelle piante coltivate; nella porzione inferiore è munito di numerosi peli ripiegati verso il basso. Foglie Le foglie sono alterne, quelle inferiori hanno un picciolo abbastanza lungo, il lembo è pennatosetto e pennatopartito; nella porzione inferiore la foglia è divisa in foglioline separate l'una dall'altra, nella parte superiore le foglioline sono invece parzialmente saldate tra loro e con quella terminale che è sempre più grande delle altre; il margine delle foglie e delle foglioline è sinuato-dentato, la superficie è sparsamente pelosa e soffusa talvolta di rosso-violaceo. Fiori I fiori sono riuniti in numerosi racemi addensati durante la fioritura, poi allungati a maturità; i quattro sepali, verdastri e ovali-oblunghi, sono normalmente glabri; i quattro petali sono obovali e hanno l'apice arrotondato e la base bruscamente ristretta in una appendice sottile. Frutti Il frutto è una siliqua, portata da un lungo peduncolo, divisa in due parti: l'inferiore che contiene i semi (rotondi e di colore giallo chiaro) è cilindrica, quella superiore senza semi è allungato-acuminata; tutta la siliqua è scabra per diversi peli setolosi. Dove si trova Cresce dal mare alla zona submontana, e spesso coltivata e naturalizzata nei campi e nei luoghi incolti. La droga I semi. Quando si raccoglie I semi si raccolgono in giugno-agosto, recidendo le infruttescenze quando le silique sono mature. Come si conserva I rami si essiccano all'ombra e si battono per separarne i semi che si conservano in vasi di vetro.
Principi attivi: Principi attivi : mucillagini e il glucoside sinalbina, che per azione dell'enzima mirosina libera sinapina e un senevolo idrossibenzolico cui è dovuto il caratteristico sapore piccante. La Senape bianca è nota soprattutto come condimento piccante. I suoi semi polverizzati, macerati in acqua o aceto e mescolati con altre piante aromatiche esotiche o nostrane, costituiscono la base di innumerevoli e famose salse fra cui primeggiano le 'mostarde'. L'impiego della Senape per uso alimentare trova ragione non solo nelle ricercate caratteristiche di insaporire i cibi, ma anche in quelle eupeptiche e digestive. Le prerogative della Senape bianca vanno tuttavia sfruttate con cautela e saltuariamente anche nell'uso alimentare poiché essa può dare irritazioni dell'apparato digerente; è assolutamente controindicata per coloro che già soffrono di infiammazioni dello stomaco, dell'intestino, dell'apparato renale. I semi interi della Senape bianca vengono usati come lassativo, ma anche questo uso è sconsigliato poiché l'effetto non è del tutto certo in caso di forte costipazione. In questa eventualità bisogna abbandonare la Senape e ricorrere ad altri purganti. Per uso esterno decotti, tinture, cataplasmi di Senape bianca hanno effetto rubefacente a causa del loro tenore in composti solfocianici, ma sono anch'essi da evitare poiché possono dare forti infiammazioni su pelli delicate. La Senape bianca non va assolutamente confusa con la Senape nera, la cui attività è superiore e il cui uso è di stretta competenza del medico e del farmacista. Uso interno: i semi. Come lassativo. Semi (interi) - Un cucchiaio al mattino a digiuno (non ripetere il trattamento se non si ottiene l'effetto desiderato).