Famiglia: Liliaceae
Volgare: Sigillo di Salomone
Siciliano: Spàraciu di' cùrma, Sigillu di Salamuni
Italiano: Ginocchietto
Francese: Sceau de Salomon multiflore
Tedesco: Vielblütige Weisswurz, Salomon's Siegel
Inglese: David's harp, Salomon's seal
Spagnolo: Sello de Salomon
Proprietà officinali: Antinfiammatorie, Astringenti, Decongestionanti, Lenitive, Risolventi
Descrizione: Portamento E' una pianta erbacea perenne con un rizoma strisciante orizzontalmente nel terreno; il rizoma è carnoso, in sezione è biancastro, nella parte superiore sono ben visibili le cicatrici lasciate dai fusti degli anni precedenti; il fusto è semplice, eretto nella parte inferiore, poi arcuato in quella superiore, è cilindrico e alto fino a 80 centimetri. Foglie Le foglie, inserite solo nella parte superiore del fusto, sono alterne e rivolte verso l'alto, sono sessili e talvolta amplessicauli e hanno forma ovale od ovale-oblunga; le nervature partono tutte dalla base, divergono poi ad arco mantenendosi subparallele e si riuniscono all'apice; da giovani le foglie hanno la superficie pieghettata longitudinalmente. Fiori I fiori, in gruppi di due-cinque, sono inseriti con un peduncolo comune all'ascella delle foglie, sono penduli e hanno un involucro biancastro e tubulare diviso alla fauce in sei denti; i sei stami sono racchiusi nel tubo e hanno i filamenti pelosi. Frutti Il frutto, che è considerato velenoso, è una bacca globosa dapprima rossa e poi, a completa maturazione, blu-nerastra; contiene pochi semi minuti. Dove si trova Cresce nella zona montana e submontana nei boschi e più raramente nei pascoli e nei prati; talvolta si spinge più in basso nella pianura padana. La droga Il rizoma. Quando si raccoglie Il rizoma si estirpa preferibilmente in autunno o in primavera, quando la pianta è in riposo; si monda dalla terra e dalle radichette e si taglia in pezzi di alcuni centimetri di lunghezza. Come si conserva Il rizoma si essicca al sole o in ambiente riscaldato a temperatura non troppo elevata; si conserva in sacchetti di carta o tela.
Principi attivi: Principi attivi: saponine, glucosidi, una sostanza antiglicemica, mucillagini e tannini. Questa pianta boschiva affonda la sua fama nella magia e nella superstizione: nei tempi passati la si riteneva mediatrice fra l'uomo e le forze infernali e, ovviamente, dotata di virtù afrodisiache. In tempi più moderni ne veniva consigliato l'uso alle donne cui mariti (o amanti) maneschi avevano causato lividi vistosi. Questa applicazione realistica e 'domestica' riconduce alle effettive proprietà del Sigillo di Salomone che sono astringenti, decongestionanti e risolventi. A parte l'uso interno come antiemorragico e antidissenterico, il rizoma viene impiegato per le sue prerogative antinfiammatorie su erisipele e foruncoli, per lenire emorroidi, eritemi e scottature, come risolvente sui paterecci e soprattutto per favorire il riassorbimento di edemi ed ematomi dovuti a distorsioni e contusioni. La polvere del rizoma è stata usata come starnutatorio in caso di raffreddore e pesantezza di testa. I giovani germogli vengono utilizzati in cucina come gli asparagi; i frutti sono da considerare velenosi. Le proprietà tipiche del Sigillo di Salomone ne lasciano presagire un eventuale uso cosmetico come emolliente e decongestionante per le occhiaie, il gonfiore delle estremità, le irritazioni della pelle dovute agli agenti atmosferici. Uso esterno: il rizoma. Per contusioni, foruncoli e paterecci. Succo (o polpa) - Applicare caldo in compresse o cataplasmi sulle zone interessate. Decotto - 5- 10 g in 100 ml di acqua. Applicare compresse imbevute di decotto sulle zone interessate.