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LE PIANTE OFFICINALI: Rhamnus catharticus L.

Famiglia: Rhamnaceae

Volgare: Spincervino

Siciliano: Spina di Crucifissu, Spina cervina

Italiano: Spino merlo

Francese: Nerprun

Tedesco: Kreuzdorn

Inglese: Common Buckthorn

Spagnolo: Espino cerval


Proprietà officinali: Coloranti, Diuretiche, Lassative, Purgative

Descrizione: Portamento E' un arbusto o un alberello a foglie caduche eretto e cespuglioso; la corteccia è molto scura, i rametti sono spesso opposti appena sotto l'apice del rametto dell'anno precedente che è indurito-spinescente; le gemme sono ovali-oblunghe e racchiuse da brattee con il margine sfrangiato. Foglie Le foglie, alterne o subopposte, hanno un picciolo lungo e sono ovali o ellittiche; la base è ottusa, arrotondata o anche cuoriforme, l'apice si restringe in un dente ottuso, il margine è dentellato e ogni dente ha all'apice una ghiandola scura che cade durante lo sviluppo della foglia; la superficie è verde scura, glabra o lievemente pubescente. Fiori I fiori sono raggruppati in fascetti da uno a cinque all'ascella delle foglie; i fiori sono separati: quelli maschili hanno il calice formato da quattro sepali oblunghi, la corolla è composta da quattro petali giallognoli più piccoli dei sepali, alla base dei petali sono inseriti i quattro stami; i fiori femminili sono simili a quelli maschili ma hanno l'ovario sviluppato e gli stami rudimentali. Frutti Il frutto è una drupa sferica nera contenente quattro noccioli tondeggianti con un solco da un lato. Dove si trova Cresce nella zona submontana, raramente si rinviene più in basso; è più frequente nell'Italia del nord e diviene sporadico al centro e al sud; preferisce i luoghi boschivi aperti, le macchie e le siepi. La droga I frutti. Quando si raccoglie I frutti si raccolgono in agosto-settembre, a completa maturazione, eliminando il picciolo. Come si conserva I frutti si essiccano disposti su graticci al sole oppure in forno a calore moderato; si conservano in cassette di legno o in sacchetti di tela.

Principi attivi: Principi attivi : sostanze flavonoidiche, emodolo, la sostanza amara ramnocatartina, eterosidi vari. Lo Spincervino è noto alla medicina popolare soprattutto per le proprietà spiccatamente purgative; questa prerogativa dipende dalla presenza, nei frutti, di derivati antracenici aventi struttura abbastanza simile a quelli contenuti nella Frangola. L'azione dei principi attivi dello Spincervino è però molto più spiccata per cui, se la preparazione non è giustamente dosata, si possono avere effetti collaterali indesiderati quali vomito, dolori addominali e serie irritazioni intestinali. L'uso di questa pianta va quindi fatto con scrupolo, partendo da piccole quantità e individuando, caso per caso, la dose efficace, e solo quando sia consigliabile un'energica azione purgativa. Il succo dei frutti, cioè la droga, non ha sapore gradevole, e questo limita ulteriormente l'impiego di questa pianta. Ai flavonoidi contenuti nei frutti è attribuita una certa attività diuretica. Le foglie e la corteccia dello Spincervino, opportunamente trattate, forniscono materie coloranti che sono state usate, in passato, per fare colori e per tingere la lana in giallo o in verde. Uso interno: i frutti freschi. Come lassativo e purgante. Succo - Da 5 a 30 g al mattino a digiuno a seconda della sensibilità individuale. Succo fermentato - Da 5 a 30 g al mattino a digiuno a seconda della sensibilità individuale (il succo fermentato si ottiene lasciando fermentare per tre o quattro giorni il succo fresco spremuto dai frutti; dopo la fermentazione si filtra).