Famiglia: Valerianaceae
Volgare: Valeriana
Siciliano: Bbaddariàna
Italiano: Amantilla
Francese: Valériane officinale
Tedesco: Baldrian, Katzenwurz
Inglese: Valerian
Spagnolo: Valeriana medicinal mayor
Proprietà officinali: Antinevralgiche, Antispasmodiche, Ipnotiche, Sedative
Descrizione: Portamento E' una pianta perenne con un rizoma sotterraneo ovoidale e di colore giallo-bruno che, all'interno, può essere pieno o scavato in una o più lacune; nella parte superiore si notano le cicatrici delle foglie degli anni precedenti; dalla superficie laterale e inferiore partono numerose radici (fino a 50-60) cilindriche e giallo-brune; dal rizoma si sviluppa il fusto, alto fino a 150-180 cm, semplice e fistoloso. Foglie Le foglie sono pennate; quelle basali sono disposte a rosetta e hanno il picciolo, le altre sono inserite opposte sul fusto e sono più o meno sessili; le foglioline (da sette a ventitré) sono ovali-oblunghe con il margine intero o più spesso inciso da alcuni denti; la superficie è pelosetta. Fiori I fiori sono riuniti in un ampio corimbo posto al termine del fusto; il calice è ridotto a un anello con numerosi dentini ed è posto alla base della corolla che è rosa, tubulare e si divide alla fauce in cinque lobi ovali o subrotondi; l'ovario è inserito inferiormente sia al calice che alla corolla. Frutti Il frutto è un achenio ovoidale con l'apice appuntito su cui è inserito il pappo, originato dal calice, i cui denti si sono accresciuti a formare delle setole piumose. Dove si trova Cresce nei luoghi umidi, nei boschi e nei prati montani dal mare alla regione montana di tutta Italia. La droga Il rizoma con le radici. Quando si raccoglie Il rizoma si raccoglie in autunno o in primavera, estirpando piante di almeno due-tre anni; si lava e si taglia, se occorre, in due per il lungo. Come si conserva Il rizoma si essicca al sole o in stufa a calore moderato (non superare i 40°C); si conserva in recipienti di vetro o porcellana al riparo dalla luce.
Principi attivi: Principi attivi: olio essenziale (costituito principalmente da acido valerianico, valerianato di bornile, aldeide valerianica, pinene, borneolo), l'alcaloide catenina, resine e tannini. La Valeriana è una tra le piante salutari più note alla medicina popolare e ufficiale; moderne ricerche scientifiche hanno riconosciuto alla radice utili proprietà sedative in caso di disturbi nervosi quali isterismo, convulsioni, stati di ansia e di eccitazione nervosa, palpitazioni cardiache, insonnia, turbe della menopausa e dolori spastici addominali. La medicina popolare fa uso della Valeriana come blando tranquillante naturale per indurre un sonno ristoratore; attenuare nevralgie, emicranie e dolori intestinali di lieve entità. Se la scienza ha avallato l'utilità e l'efficacia della Valeriana, non tutto è chiarito a livello dei principi attivi; soprattutto in preparazioni casalinghe questi possono venire facilmente allontanati o distrutti durante le operazioni di trattamento della droga. L'erboristeria domestica può avvalersi della polvere e del succo, ma il preparato più valido è costituito dalla tintura, reperibile in farmacia. Medico e farmacista daranno i più appropriati consigli per una corretta utistorsioni e contusioni, dolori muscolari e nevralgie di varia origine. Uso interno: il rizoma. Per conciliare il sonno. Succo del rizoma fresco -2 - 5 g al giorno. Polvere - Da 1 a 4 g al giorno in un'ostia. Uso esterno: il rizoma. Per contusioni, nevralgie di varia origine, dolori muscolari. Decotto - 10 g in 100 ml di acqua. Applicare, il più a lungo possibile, compresse imbevute di decotto sulle zone interessate.