Vai all'elenco dei nomi latini - Vai alla scheda: prima - precedente - seguente - ultima

LE PIANTE OFFICINALI: Veronica officinalis L.

Famiglia: Scrophulariaceae

Volgare: Veronica

Siciliano: Verònica

Italiano: Tè svizzero

Francese: Véronique

Tedesco: Ehrenpreis

Inglese: Speedwell

Spagnolo: Veronica medicinal


Proprietà officinali: Antinfiammatorie, Aperitive, Aromatizzanti, Digestive, Emollienti, Lenitive, Tossifughe

Descrizione: Portamento E' una pianta erbacea perenne, abbondantemente tomentosa, con il fusto, lungo 40-50 cm, prostrato nella parte iniziale e radicante ai nodi; la parte terminale con le infiorescenze è ascendente o eretta. Foglie Le foglie, opposte a due a due, variano nella forma da quasi rotonde a ovali o ellittiche e hanno un picciolo molto corto dilatato alla base e semiamplessicaule; il margine è dentellato, la superficie è vellutata per la presenza di uno strato di peli morbidi. Fiori I fiori sono portati da numerosi racemi allungati, inseriti nella parte terminale dei fusti, e possono essere opposti oppure alterni. I fiori, inseriti con un peduncolo all'ascella di una brattea lineare, hanno il calice diviso in quattro lobi oblunghi e ottusi; la corolla, di colore azzurro chiaro o lilla, è tubulare alla base e divisa quindi in quattro lobi, che sono percorsi da venature di colore più carico. Frutti Il frutto è una capsula racchiusa, nella sua metà inferiore, fra i lobi del calice persistente; è cuoriforme o subtriangolare con la superficie pubescente e reticolata. Dove si trova Vive dalla zona submontana fino a quella alpina oltre i 2000 metri; si trova sia nei boschi che nei pascoli, ma è più abbondante nei luoghi erbosi. La droga La parte aerea della pianta. Quando si raccoglie La pianta si raccoglie da giugno ad agosto, all'inizio della fioritura, recidendola alla base ed eliminando le foglie secche e le eventuali porzioni di fusto indurite. Come si conserva La pianta si essicca all'ombra rimuovendola spesso per evitare fermentazioni che darebbero luogo a un materiale di scarso valore; si conserva in recipienti di vetro o di ceramica.

Principi attivi: Principi attivi: veronicina, olio essenziale, tannini, acidi organici, piccole quantità di glucosidi. La Veronica, o tè svizzero, è una pianta che in passato ha avuto forse eccessivi consensi e attribuzioni molto impegnative e che naturalmente oggi è stata un po' abbandonata. Ancora nel secolo scorso la si riteneva una panacea per la tosse, i catarri bronchiali, l'asma, i disturbi urinari, le malattie di fegato, il reumatismo e perfino la tisi. Oggi la Veronica è da vedersi soprattutto sotto l'ottica di una buona tisana, confortevole ed economica, che può essere utilizzata come originale alternativa al classico te'. Contemporaneamente essa stimola l'appetito, favorisce la digestione, esercita una blanda azione depuratrice ed è soprattutto giovevole in caso di tosse e di disturbi da raffreddamento. Per uso esterno la Veronica viene impiegata per un certo potere astringente che è utile in caso di irritazioni della bocca e della gola (afte, gengiviti, stomatiti, tonsilliti ecc.). Uso interno: la parte aerea fiorita. Come bevanda di conforto per favorire l'appetito e la digestione; in caso di tosse, raffreddore, influenza. Infuso (o tisana) - 1-2 g in 100 ml di acqua. Una tazza o una tazzina prima dei pasti. Uso esterno: la parte aerea fiorita. Come lenitivo ed emolliente della bocca e della gola. Infuso - 5 g in 100 ml di acqua. Fare sciacqui e gargarismi. Uso cosmetico In dermocosmesi, l'infuso viene usato in applicazioni locali contro i pruriti persistenti. Si usa anche come oftalmico contro le infiammazioni e l'affaticamento degli occhi.