Famiglia: Violaceae
Volgare: Viola mammola
Siciliano: Viola
Italiano: Mammoletta
Francese: Violette odorante
Tedesco: Veilchen, Wohlriechendes Veilchen
Inglese: Violet
Spagnolo: Violeta de olor
Proprietà officinali: Decongestionanti, Diuretiche, Emollienti, Espettoranti, Lassative, Tossifughe
Descrizione: Portamento E' una pianta erbacea perenne con un corto rizoma da cui partono degli stoloni striscianti sul terreno che emettono radici e formano nuove piante; nella sua parte inferiore il rizoma è provvisto di numerose radichette sottili. Foglie Le foglie, riunite in una rosetta basale, hanno un picciolo lungo fino a 5 centimetri; il lembo fogliare, ovale o più spesso reniforme, è profondamente inciso alla base ed è arrotondato all'apice; il margine è inciso da piccoli denti; la superficie è leggermente pelosa o completamente glabra, la pagina inferiore è talvolta lucente. Fiori I fiori sono profumati, hanno un lungo peduncolo provvisto verso la metà di due piccole brattee; i cinque sepali sono ovali-oblunghi e ottusi all'apice; la corolla è formata da cinque petali di colore violetto-porpora con la base biancastra, il petalo inferiore è prolungato posteriormente in un piccolo sperone dello stesso colore. Frutti Il frutto è una capsula subsferica che si apre in tre parti pelosette; contiene numerosi semi sferici bruni muniti, da un lato, di una escrescenza più chiara. Dove si trova Cresce dal mare alla zona montana nei luoghi erbosi e boschivi; è più frequente al nord e al centro. La droga Il rizoma e i fiori. Quando si raccoglie Il rizoma si raccoglie in primavera o in autunno e si pulisce per eliminare la terra e le radichette; i fiori si raccolgono appena sbocciati, in febbraio-maggio, recidendoli senza il picciolo. Come si conserva Il rizoma si essicca al sole e si conserva in sacchetti di carta o tela; i fiori si essiccano al buio, in luogo ventilato e caldo, e si conservano in recipienti di vetro o di porcellana al riparo dalla luce.
Principi attivi: Principi attivi: un olio essenziale (contenente irone e jonone), un glucoside contenente salicilato di metile, acidi organici, mucillagini, tannini. La Viola mammola viene utilizzata dai profumieri che ne estraggono una piacevole essenza, e dai pasticcieri che ne candiscono i fiori. La porzione aerea della pianta e soprattutto i fiori hanno buone proprietà espettoranti, facilitano l'emissione di sudore e urina e regolano leggermente l'intestino. Queste prerogative sono sfruttate popolarmente per fare tisane e infusi utili in caso di disturbi delle vie aeree, asma, pertosse e malattie eruttive della pelle, tra cui quelle caratteristiche dell'infanzia. La pianta ha anche un impiego esterno, mediante infusi e cataplasmi, sulle irritazioni della bocca e della gola, sulle eruzioni cutanee, le contusioni, le ragadi e le scottature. I petali della Viola mammola, mescolati alle insalate, le rendono leggermente lassative. Le radici della Viola mammola sono fortemente emetiche. Uso interno: i fiori. Per la tosse e le irritazioni delle vie aeree. Infuso - 2 g in 100 ml di acqua. Due-tre tazze al giorno (l'infuso è più gradevole se si addolcisce con miele). Sciroppo - Macerare 10 g di fiori per 24 ore con 100 ml di acqua. Filtrare, aggiungere al liquido ottenuto 200 g di zucchero e cuocere lentamente per un quarto d'ora. A cucchiai o a cucchiaini, a seconda dell'età. Uso esterno: i fiori. Per le contusioni e le scottature. Polpa (della droga cotta in acqua). Applicare sulla zona interessata interponendo una garza. Per le ragadi e le eruzioni cutanee. Decotto - 5 g in 100 ml di acqua. Fare lavaggi, applicare compresse imbevute di decotto sulla zona interessata.