Famiglia: Lythraceae
Volgare: Henné
Siciliano:
Italiano:
Francese: Henné
Tedesco: Hennastrauch
Inglese: Henna
Spagnolo: Reseda amarillo
Proprietà officinali: Astringenti, Coloranti
Descrizione: Portamento E' un arbusto, alto da due a quattro metri, molto ramificato fin dalla base e con la corteccia biancastra; i rami, prima quadrangolari, divengono poi cilindrici e sono spesso trasformati in robuste spine. Foglie Le foglie, opposte, sono ellittiche od obovali, hanno la base ristretta in un picciolo molto corto o sono subsessili, l'apice è acuto, spesso termina in una punta, talvolta è invece smarginato, cioè diviso in due lobi separati da una piccola incisione; la superficie è glabra, in quella superiore la nervatura principale è depressa e si presenta come un piccolo solco. Fiori I fiori, riuniti in grandi pannocchie portate all'apice dei rametti, sono molto profumati e hanno un corto peduncolo con delle piccole brattee caduche; il calice è diviso in quattro sepali verdi ovali o subtriangolari; la corolla è composta da quattro petali obovali bianchi o giallo-crema; gli stami variano da quattro a otto e sono molto più lunghi della corolla da cui fuoriescono. Frutti Il frutto è una capsula di forma subglobosa racchiusa, alla base, nel calice persistente; contiene alcuni semi a superficie granulosa. Dove cresce Originario dell'Africa nord-orientale, è attualmente coltivato in tutta l'Africa del nord, nel Madagascar in Asia e in Australia. La droga Le foglie. Descrizione della droga Le foglie sono seccate al sole e spesso triturate; quando sono intere, sono lunghe due-tre centimetri e larghe uno, e si presentano di colore verde vivo; la nervatura centrale è pronunciata e ha quattro o cinque coppie di nervature secondarie incurvate ad arco.
Principi attivi: Principi attivi: tannini, resine, sostanze coloranti, acido gallico, olio essenziale. L'impiego dell' Henné si perde nella notte dei tempi; esso fu citato nei più antichi testi religiosi e fece parte del bagaglio cosmetico delle donne dell' antichità. Le popolazioni arabe ne fanno ancora uso come astringente e cicatrizzante cutaneo. I ricercatori moderni, che attribuiscono queste prerogative alla presenza di polifenoli, hanno altresì confermato quelle astringenti intestinali e vermifughe, nonché quelle oxitociche, ma l'uso interno della droga è ormai caduto in disuso. Resta invece validissimo l'impiego cosmetico in lozioni astringenti e soprattutto in tinture e prodotti riflessanti per capelli, il cui uso si va sempre più riscoprendo grazie alla loro innocuità. Il colore sviluppato dall' Henné sui capelli bianchi o decolorati è rosso-aranciato; sui capelli castani e scuri dà piacevoli riflessi ramati. La frazione colorante dell' Henné è costituita principalmente da un derivato naftochinonico, il lawsone. La tonalità di colore può cambiare a seconda della presenza di sostanze acide o alcaline o di opportune miscele con altre droghe riflessanti o mordenzanti. Uso cosmetico Stemperare 40-60 g di polvere di Henné in acqua calda (60° C circa) in modo da ottenere una pastella consistente. Applicare il preparato ottenuto sui capelli lavati e umidi per circa un'ora, quindi sciacquare (proteggere contemporaneamente il viso con una crema molto grassa affinché il colorante non venga a contatto con la pelle). Avvertenza - I risultati ottenibili variano molto a seconda delle modalità di applicazione e del tipo di capello. A evitare delusioni, si consiglia di ricorrere direttamente a preparati di Henné facilmente reperibili in farmacia, profumeria, erboristeria, nonché all'esperienza del parrucchiere per l'applicazione.