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LE PIANTE OFFICINALI: Passiflora incarnata L.

Famiglia: Passifloraceae

Volgare: Passiflora

Siciliano: Ciùri di Passioni

Italiano:

Francese: Passiflore, Grenadille

Tedesco: Passionsblume

Inglese: Passion flower

Spagnolo: Flor de la Pasion


Proprietà officinali: Antinfiammatorie, Antispasmodiche, Ipnotiche, Lenitive, Sedative

Descrizione: Portamento E' una pianta perenne a portamento rampicante con un robusto rizoma strisciante lungamente nel terreno; dal rizoma e dalle radici spuntano numerosi fusti che danno alla pianta un aspetto cespuglioso; i rami, lunghi anche alcuni metri, possiedono numerosi viticci con cui si attaccano ai sostegni. Foglie Le foglie, alterne, hanno un lungo picciolo che nella parte vicina alla base della foglia ha due ghiandole; il lembo è palmato-lobato, ha cioè una parte basale intera e nel resto è diviso in tre o cinque lobi ovali con l' apice acuto e il margine seghettato; la base è arrotondata o cuoriforme; la superficie è normalmente glabra e di colore verde chiaro talvolta soffuso di bruno. Fiori I fiori sono solitari su un lungo peduncolo che nella porzione superiore ha tre brattee ovali seghettate al margine; i cinque sepali sono verdi all'esterno e bianchi internamente, i cinque petali sono bianchi e sottili; all'interno è presente un corona di filamenti violacei; al centro vi è una formazione che porta i cinque stami e l'ovario. Frutti Il frutto è una bacca ovale, grande poco meno di un uovo, con la parte esterna spugnosa; contiene numerosi semi rugosi rivestiti da una porzione carnosa di sapore dolce e profumata. Dove cresce E' originaria degli stati meridionali degli Stati Uniti ed è coltivata un po' dovunque sia a scopo medicinale che per i frutti commestibili. La droga Le parti aeree della pianta. Come si prepara Il raccolto si esegue tagliando la pianta poco sopra il terreno quando i primi frutti sono maturi. Descrizione della droga La droga contiene tutte le parti della pianta: foglie, fusti, boccioli, fiori e frutti.

Principi attivi: Principi attivi: passiflorina, eterosidi vari, fitosteroli. Durante la prima guerra mondiale la Passiflora fu utilmente impiegata come sedativo nervoso nella cosiddetta ''angoscia da guerra''. Essa ha infatti proprietà calmanti e leggermente ipnotiche e si usa per combattere gli stati ansiosi, l'insonnia, le turbe della menopausa, l'epilessia, le nevralgie e l'eccitazione dovuta a eccesso di alcool. Alcuni ricercatori le hanno anche attribuito la proprietà di attenuare e ritardare gli accessi di asma bronchiale; è inoltre un buon spasmolitico in caso di crampi e dolori addominali. A giuste dosi, la Passiflora è tollerata benissimo dall'organismo, induce un sonno ristoratore perfettamente normale e un risveglio senza fenomeni di depressione e ottundimento. I preparati di Passiflora possono essere usati sin dalla prima infanzia (con l'approvazione del medico) per i bambini nervosi e dall'equilibrio psichico fragile. Dai frutti della Passiflora si ottengono bibite gradevolissime. I flavonoidi e le pectine presenti nella droga le conferiscono proprietà lenitive per uso esterno in caso di irritazioni della pelle e delle emorroidi, piccole ustioni, foruncoli, pruriti. Uso interno: le parti aeree della pianta. Per conciliare il sonno, per l'eccitazione nervosa. Infuso - 2 g in 100 ml di acqua. Una tazzina prima di coricarsi o all'occorrenza. Tintura - 20 g in 100 ml di alcool a 50° (a macero per 8 giorni). Venti-quaranta gocce prima di coricarsi o all'occorrenza. Uso esterno: le parti aeree della pianta. Per disturbi emorroidali, scottature, irritazioni della pelle. Infuso - 4 g in 100 ml di acqua. Fare lavaggi, applicare compresse sulle zone interessate.