Famiglia: Leguminosae
Volgare: Ratania
Siciliano:
Italiano:
Francese: Ratanhia
Tedesco: Krameria
Inglese: Rhatany
Spagnolo: Raiz para los dientes
Proprietà officinali: Antinfiammatorie, Astringenti, Cicatrizzanti, Coloranti
Descrizione: Portamento E' un piccolo arbusto che possiede un robusto sistema radicale composto da grosse radici legnose nodose e contorte; i fusti, alti da 20-30 centimetri fino a un metro, sono molto pelosi da giovani, poi perdono la peluria gialla che li ricopre. Foglie Le foglie, alterne, sono piccole (raggiungono appena un centimetro), hanno forma ovale-lanceolata con l'apice acuto e la base arrotondata, il margine è intero; tutta la superficie della foglia è ricoperta da un fitto strato di peli lucenti che le danno un colore bianco-argenteo; nella pagina inferiore è chiaramente visibile la nervatura mediana molto pronunciata. Fiori I fiori, inseriti all'ascella delle foglie superiori, hanno un peduncolo vellutato con due brattee ovali; il calice è composto da quattro sepali ovali lanceolati con la superficie esterna vellutato-argentea e quella interna di colore rosso porporino; la corolla rossa ha quattro petali: due sono grandi e ovali, gli altri, molto piccoli, sono ridotti a due squamette carnose. Frutti Il frutto è un legume con la superficie esterna vellutata, spinosetta e di colore bruno; contiene un solo seme. Dove cresce La Ratania cresce esclusivamente nelle Ande del Perù e della Bolivia a quote tra i 1000 e i 2500 metri. La droga La radice. Descrizione della droga La radice si presenta in pezzi lunghi 10-20 centimetri, diritti o tortuosi, con la superficie di colore rosso-bruno e solcata da fessure trasversali e longitudinali; la corteccia è spessa, il legno è marcato da strie radiali e ha colore rossastro.
Principi attivi: Principi attivi: acido rataniotannico, ratanina, mucillagini. La radice di Ratania è un astringente potente ben tollerato e un buon batteriostatico. Le prime osservazioni sulle proprietà della Ratania sono state patrimonio delle popolazioni peruviane che gia in tempi remoti ne hanno fatto uso costante per l'igiene della bocca. Oltre all'uso tradizionale per lenire le mucose orali irritate, rassodare le gengive e rinforzare i denti cadenti, la moderna medicina ne ha confermato l' impiego sulle ragadi anali e del seno, su piaghe e ferite su cui esercita, oltre a un' azione cicatrizzante, anche una sensibile azione disinfettante. La Ratania si usa anche per irrigazioni vaginali in caso di pruriti, infiammazioni, leucorrea. Per uso interno le virtù astringenti della Ratania sono soprattutto utili in caso di fenomeni diarroici per i quali viene utilizzato un infuso diluito in forma di clisteri. L'impiego più diffuso della Ratania nella pratica domestica è quello in acque dentifrice e lozioni toniche astringenti per pelli irritate e molto sensibili agli agenti atmosferici. Uso interno: la radice. Come astringente intestinale. Tintura - 20 g in 100 ml di alcool a 60° (a macero per 10 giorni). Uno-due cucchiaini al giorno (sotto controllo medico). Uso esterno: la radice. Per l'igiene della bocca, per le infiammazioni delle gengive e della gola. Polvere (finissima) - Usarla come polvere dentifricia o miscelandola ai normali dentifrici. Tintura - Un cucchiaino in un bicchiere d' acqua: fare sciacqui e gargarismi tre volte al giorno. Per irritazioni della cute e delle mucose. Infuso - 6 g in 100 ml di acqua. Fare sciacqui e gargarismi, lavaggi sulle parti interessate.