Le saline di Siracusa

di Saverio Cacopardi

Cordone mesolitorale
foto di Saverio Cacopardi
Le Saline nel periodo di secca estiva
foto di Saverio Cacopardi
Aspetti della vegetazione
foto di Saverio Sciandrello

L'ambiente fisico

Le saline di Siracusa occupano una superficie di circa 60 Ha, compresa tra il basso promontorio di Punta Calderini, i declivi del pianoro di contrada Carrozziere e le foci dei fiumi Anapo e Ciane, congiunti artificialmente, e del Canale Mammaiabica.

Morfologicamente si presentano come un'ampia sacca pianeggiante, circoscritta da modesti rilievi collinari (cozzi) e da terrazzi prevalentemente argillosi e calcarenitici, che determinano linee d'impluvio attive principalmente in autunno e in inverno.

Sotto l'aspetto geologico e strutturale, l'area riproduce, malgrado la modesta estensione, tutte le unità fisionomiche caratteristiche dei luoghi umidi costieri.

In vicinanza delle foci dei fiumi Anapo e Ciane e del Canale Mammaiabica, si sviluppa una ristretta banda mesolitorale, costituita da sabbie, ghiaie e in parte limi, cui subentrano, a sud, i calcari rocciosi.

Verso l'interno, segue la zona delle caselle di estrazione del sale, ormai abbandonate e rinselvatichite.

Quindi, la fascia degli acquitrini e pantani di servizio alle caselle e, ancora più all'interno, un ampio tratto sortumoso, ricco di vegetazione palustre, di raccordo alle retrostanti coltivazioni orticole e agrumicole.

Dal punto di vista climatologico, l'area è caratterizzata da un clima temperato da ottobre a marzo e arido da aprile a settembre: secondo la classificazione di Koppen, rientra nell'ambito dei climi mesotermici di tipo mediterraneo.

I valori possono superare i 34 °C nei mesi più caldi e scendere al di sotto degli 8 °C nei mesi invernali.

Il regime delle precipitazioni è caratterizzato da eventi piovosi concentrati in autunno-inverno e da prolungata siccità in estate.

Tali caratteristiche, tipicamente mediterranee, hanno favorito lo sviluppo delle saline costiere.


Bibliografia