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foto di Carmelo Milluzzo |
Classe Mammalia
Ordine Chiroptera
Famiglia Vespertilionidae
Specie Myotis myotis Borkhausen
Morfologia Lunghezza testa-corpo 66 - 82 mm; apertura alare fino a 400 mm; avambraccio 55 - 68 mm. Inconfondibile per la grossa taglia, presenta colorazione del pelo rossiccia, sfumata di grigio; grandi padiglioni auricolari e trago appuntito. Possiede, come gli altri Myotis, sei molari per ogni lato, sia sopra che sotto.
Ambiente Boschi, pascoli e parchi urbani. Stazioni iblee di Myotis myotis: Grotta Palombara (Melilli, località Villa Monteforte); Grotta Chiusazza (Siracusa, località Cugno di Galera); Grotta dei pipistrelli (Sortino, località Pantalica); Grotta Calafarina (Pachino, località Calafarina); Grotta dei pipistrelli (Noto, località Cava San Marco).
Biologia Migratore, d’estate si stabilisce in grotte, miniere ed edifici, anche insieme ad altre specie. Si nutre di coleotteri e lepidotteri, che ricerca subito dopo il tramonto, volando per quattro - cinque ore. L’accoppiamento si svolge in autunno. Successivamente le femmine gravide, separatesi dai maschi, si riuniscono per partorire in colonie anche molto numerose (quattromila - cinquemila individui a Pantalica e Calafarina). I piccoli vengono alla luce fra maggio e giugno.
Distribuzione Europa centrale e meridionale, Asia minore.
Status Specie in forte declino. In Sicilia sono note 40 stazioni ipogee, molte delle quali pesantemente minacciate dall’antropizzazione (B. Zava). Indagini tossicologiche effettuate su esemplari siciliani hanno rivelato una forte contaminazione da pesticidi organoclorurati.