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Vegetazione arbustivo-lianosa foto di Saverio Cacopardi |
Nel fondovalle si osservano formazioni arbustive e lianose, con dominanza di rosacee, che costituiscono i mantelli preforestali ed i principali aspetti di sostituzione dei boschi mesofili: frequente il Rubo-Crataegetum brevispinae O.Bolòs 1962, associazione caratterizzata fisionomicamente dal biancospino comune (Crataegus monogyna Jacq.), dal prugnolo (Prunus spinosa L.) e dal pero mandorlino (Pyrus amygdaliformis Vill.), oltre che da un denso viluppo di specie lianose.
La regressione del plataneto favorisce l'insediamento, anche lungo estese superfici, di un'impenetrabile vegetazione arbustivo-lianosa, dominata fisionomica-mente dal rovo comune (Rubus ulmifolius Schott), cui si associano il fico selvatico (Ficus carica L.), la clematide vitalba (Clematis vitalba L.), il vilucchio maggiore (Calystegia sylvatica (Kit.) Griseb.), lo stracciabrache (Smilax aspera L.), l'edera (Hedera helix L.) e, in particolare, l'aristolochia altissima (Aristolochia altissima Desf.), un elemento caratteristico che permette di riferire questi roveti al Rubo-Aristolochietum altissimae Brullo et al. 1993, associazione limitata a pochi ambienti iblei.